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Nidi di vespe e calabroni: quasi 500 interventi

Gli interventi della Protezione di Cantù nella stagione estiva.

Nidi di vespe e calabroni: quasi 500 interventi
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A Cantù quasi 500 nidi di vespe e calabroni rimossi nella stagione estiva, quasi la metà solo ad agosto, mese nel quale sono stati un centinaio in più rispetto all’anno scorso.

I numeri

Sono numeri da record quelli registrati dalla Protezione civile di Cantù, impegnata da maggio negli interventi per gli imenotteri. Numeri tali da far terminare alla stessa Protezione civile l’insetticida utilizzato solitamente nel caso di rimozione dei nidi di vespe e calabroni, che viene acquistato dal sodalizio affinché abbia una durata di un anno.
Dopo una partenza per così dire in sordina, ancora fino al mese di luglio quando le temperature registrate sono state inferiori agli anni precedenti, ecco che con il gran caldo arrivato dalla fine di luglio e per tutto agosto, le richieste di intervento sono salite esponenzialmente.

Il coordinatore

«Però mai come quest’anno le richieste arrivate dai cittadini sono state così elevate in un arco di tempo relativamente breve - ha puntualizzato il coordinatore della Protezione civile Luca Montorfano - Tanto è vero che abbiamo superato ampiamente i numeri dell’anno scorso e la stagione non è ancora terminata». Dati alla mano, gli interventi per la rimozione di vespe e calabroni quest’anno sono stati 470, dei quali poco meno della metà, 220, sono stati effettuati nel solo mese di agosto.
«E’ stato un carico di lavoro che non ci aspettavamo - ha proseguito Montorfano - Intendo dire che le richieste sono arrivate tutte concentrare nel mese di agosto, per cui la gestione degli interventi di rimozione non è stata affatto semplice. Siamo partiti, diciamo, in sordina nei mesi di giugno e luglio, dove le nostre squadre hanno gestito al meglio le telefonate dei cittadini. Poi nel mese di agosto il boom, con decine di interventi in programma in una sola giornata. Ovviamente un ritmo che non era possibile sostenere».

Le difficoltà

Normalmente la squadra che viene incaricata di rimuovere il nido di vespe o calabroni è formata da due oppure tre volontari.
«La realtà dei fatti è però che non tutti i volontari della Protezione civile di Cantù hanno l’abilitazione ottenuta a seguito di un corso per l’utilizzo del cestello, nel caso la rimozione del nido sia in alto, e quello per lavorare in quota. Ovviamente senza questi requisiti il volontario non può essere impegnato nel lavoro di rimozione dei nidi, che molto spesso si trovano in posizioni particolarmente complesse da raggiungere. La conseguenza è che i volontari che possono partecipare a questa tipologia di interventi non sono tanti. Malgrado quindi in alcuni casi serva un po’ di pazienza prima del nostro intervento, a causa del tanto lavoro che dobbiamo fare, mi sento di sconsigliare ai cittadini di fare da soli nel rimuovere i nidi di vespe e di affidarsi a chi è più esperto»

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