Prodotti con segni falsi, cittadino fermato a ridosso del confine
Componenti per borse di un noto brand che possono superare i 10.000 euro.
E' stato fermato un cittadino di nazionalità cinese residente in Italia, che con la propria autovettura stava introducendo nello Stato prodotti con segni falsi.
Segni falsi per borse griffate
Il fermo è avvenuto durante l’attività di controllo effettuata su strada nel fine settimana passato, sabato 28 e domenica 29 settembre, nella zona dell’Olgiatese a ridosso del confine svizzero. Un cittadino stava introducendo in Italia prodotti con segni falsi. Si tratta dei componenti necessari per confezionare borse di una nota griffe, il cui prezzo, per ogni singolo articolo può superare i 10.000 euro. Il responsabile è stato denunciato per il reato previsto dall’art. 474 del codice penale. Nei suoi confronti vale la presunzione d’innocenza e sarà quindi soltanto l’iter giudiziario a stabilirne l’eventuale colpevolezza.
Diverse le operazioni
Tra le località di Valsolda e Lanzo Intelvi, sono stati inoltre sequestrati in via amministrativa, per contrabbando, 14 capi di abbigliamento di note griffe, del valore di oltre 1200 euro, introdotti illecitamente in Italia. Un minore italiano fermato a Menaggio è stato deferito alla Procura della Repubblica di Como per le presunte violazioni di cui all’art. ex 73 del D.P.R. 309/90, per il possesso di 37 grammi di hashish. Nei confronti dell’italiano vale la presunzione d’innocenza e sarà quindi soltanto l’iter giudiziario a stabilirne l’eventuale colpevolezza. A un cittadino italiano è stata ritirata la patente per guida in stato di ebrezza.