Scarichi abusivi, protocollo di intesa contro l'inquinamento del Lago di Como
Protocollo d'intesa per favorire il lavoro della Guardia di finanza
Scarichi abusivi, formato un protocollo d'intesa per migliorare il lavoro della Guardia di finanza e agevolare il contrasto all'inquinamento del Lago di Como.
Monitoraggio sugli scarichi abusivi
Le Province di Como e Lecco, l’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi minori, "Como Acqua", "Lario Reti
Holding" e il reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Como hanno firmato un protocollo
d’intesa finalizzato a salvaguardare il Lago di Como dall’inquinamento. Si tratta di un innovativo accordo, unico nel suo genere, che si pone l’ambizioso obiettivo di migliorare indirettamente la qualità delle acque del Lario, attraverso la prevenzione e la verifica congiunta delle situazioni di criticità relative alle reti fognarie.
Accordo unico nel suo genere
Per l’attività di collaborazione, le Province di Como e Lecco forniranno un primo supporto tecnico alla Guardia di finanza, fornendo le informazioni disponibili nelle relative banche dati, su richiesta del Corpo, principalmente nei casi d’individuazione di tubazioni a lago collegate a scarichi oppure prelievi di acqua, al fine di verificarne lo stato autorizzativo vigente nonché indirizzarne l’accertamento in corso, nei casi di scarico abusivo oppure di prelievo di acqua non autorizzato. Le Province potranno, inoltre, essere supportate dal reparto operativo aeronavale nei casi in cui sia necessario un approfondimento operativo su situazioni critiche in atto, mediante sopralluoghi. "Como Acqua" e "Lario Reti Holding" forniranno dati, notizie, informazioni, supporto tecnico e analisi di contesto per definire situazioni delle reti fognarie non riportate nelle mappe o non autorizzate, anche al fine di censire manufatti sconosciuti. La Guardia di finanza assicurerà, invece, assistenza via terra o via lago nei sopralluoghi e controlli congiunti
finalizzati a una più precisa conoscenza delle situazioni delle reti fognarie. Il Corpo potrà inoltre utilizzare, nell’ambito dei propri compiti d’istituto, i dati e gli elementi acquisiti per orientare e rafforzare l’azione di prevenzione, ricerca e repressione degli illeciti economici e finanziari in danno del bilancio degli Enti locali, dello Stato e dell’Unione Europea, oltre che per le finalità di tutela dell’ambiente e delle acque dall’inquinamento.
Interscambio di informazioni
Nel rispetto delle norme sul segreto investigativo, la Guardia di finanza potrà successivamente condividere con i firmatari della convenzione le risultanze emerse all’esito dei propri interventi. È prevista anche la possibilità di promuovere e organizzare riunioni e appositi tavoli tecnici per condividere input informativi qualificati, acquisiti e selezionati nello svolgimento delle ordinarie attività. L’accordo siglato vuole essere un modello di cooperazione nell’interesse della collettività e a difesa della risorsa
lacuale, che va preservata, custodita e difesa da ogni forma d’illecito.