Circolo ambiente "Ilaria Alpi"

"4 colpi alla 'ndrangheta": riparte la rassegna antimafia

Si parte venerdì 18 ottobre con la presentazione del nuovo libro del giornalista e scrittore Emilio Magni.

"4 colpi alla 'ndrangheta": riparte la rassegna antimafia
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Tra ottobre e novembre, quattro incontri pubblici a Eupilio, Castelmarte, Tavernerio e Ponte Lambro

L'organizzazione è a cura del Circolo ambiente "Ilaria Alpi"

Nuova edizione della rassegna antimafia "4 colpi alla 'ndrangheta" proposta dal Circolo ambiente "Ilaria Alpi" con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dalla presenza delle mafie nel nostro territorio. "Quando si parla di mafie molti pensano subito al Sud, ma in realtà il pericolo è dietro l’angolo. Il radicamento della criminalità organizzata nel territorio comasco è sempre più fitto e chiede sforzi maggiori per contrastarlo - dicono dal Circolo ambiente - Purtroppo la provincia di Como si attesta tra i territori più infiltrati dalla 'ndrangheta che da decenni si è radicata in molti settori dell'economia, legale e illegale. Questo come emerge anche nel recente rapporto “Mafia ed economia in Lombardia”, condotto dal Cross, l'Osservatorio sulla criminalità organizzata dell'Università Statale di Milano, coordinato dal professor Nando dalla Chiesa, in collaborazione con Cgil Lombardia. Nella stessa ricerca, un focus dettagliato è dedicato proprio alla provincia di Como, valutata, secondo la ricerca, per "abilità dei clan di radicarsi e mettere a frutto la vicinanza alla frontiera con la Svizzera". Radicata è la presenza mafiosa nell’area a sud di Como e nel Triangolo Lariano, area ricca di piccoli comuni e ghiotta per gli interessi della criminalità organizzata. In provincia sono attive ben otto locali di ‘ndrangheta: Como, Appiano Gentile, Senna Comasco, Cermenate, Fino Mornasco, Erba, Canzo-Asso e Mariano Comense".

Ecco gli appuntamenti pubblici

"4 incontri per conoscere come agiscono le mafie nei territori: economia, ambiente e società" è il sottotitolo della rassegna, composta appunto da quattro serate aperte al pubblico.
Si parte venerdì prossimo, 18 ottobre, da Eupilio, dove verrà presentato il nuovo libro del giornalista e scrittore Emilio Magni, dal titolo ''Il rapimento Cristina Mazzotti". Il libro racconta la triste vicenda - che Magni ha vissuto da cronista e da amico di famiglia - del sequestro e del successivo omicidio di Cristina Mazzotti, avvenuti nel 1975.
Il secondo incontro si terrà venerdì 25 ottobre a Castelmarte, con l'incontro dal titolo "L’usura e il giro dei soldi delle mafie", in cui si discuterà delle infiltrazioni delle mafie nel sistema economico, tra usura, corruzione, evasione fiscale e finanza legale e illegale.
La rassegna prosegue poi nel mese di novembre: giovedì 14 a Tavernerio si affronterà il tema della presenza della 'ndrangheta in provincia di Como; all'incontro parteciperà il professor Nando dalla Chiesa, uno dei maggiori esperti di mafie a livello nazionale ed internazionale.
Il quarto e ultimo incontro si terrà giovedì 21 novembre a Ponte Lambro, con l'incontro dal titolo "Le agromafie e il caporalato in agricoltura", con l'intervento di Marco Omizzolo, sociologo, scrittore, esperto di migrazioni.

L'iniziativa ha il patrocinio delle Amministrazioni comunali

La rassegna ha il patrocinio dei Comuni di Eupilio, Castelmarte, Tavernerio e Ponte Lambro, e con la collaborazione della Cgil di Como: "“Come associazione abbiamo voluto riprendere l'organizzazione della rassegna antimafia, che negli anni passati aveva ricevuto molto interesse, allo scopo di sensibilizzare i cittadini sulla presenza delle mafie nel Comasco - commenta Roberto Fumagalli, presidente del circolo ambiente - Come cittadinanza occorre creare i necessari anticorpi contro il radicamento della criminalità organizzata, e soprattutto della 'ndrangheta, nel nostro territorio, cercando di costruire così una cortina di ferro contro le mafie. Le organizzazioni criminali si rafforzano dove mancano coesione sociale e fiducia nelle istituzioni, per questo occorre accrescere la cultura della legalità e prevenire l'infiltrazione delle mafie nell'economia e nella società".

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