Indagine

Pnrr alla prova dei fatti: partiti 9 cantieri su 10

In provincia di Como, nel 2023 sono state aggiudicate 145 gare per un importo di 152 milioni di euro

Pnrr alla prova dei fatti: partiti 9 cantieri su 10
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Il Pnrr lombardo alla prova dei fatti e la situazione è positiva con la partenza di nove cantieri su dieci. In provincia di Como, nel 2023 sono state aggiudicate 145 gare per un importo di 152 milioni di euro

Lo stato del Pnrr

Si è tenuto a Milano, il Convegno “PUNTO E AVANTI. Lo stato di attuazione del Pnrr lombardo” per la presentazione del primo rapporto “Il mercato delle opere pubbliche per le imprese di costruzioni nelle province della Lombardia 2019-2024” voluto da Ance  Lombardia e realizzato da Cresme Europa servizi.

L’indagine, prima di una serie di pubblicazioni che avrà durata pluriennale con uscite semestrali, ha l’obiettivo di monitorare il mercato delle opere pubbliche in Lombardia e, più nello specifico, di fornire un approfondimento su 100 cantieri Pnrr, distribuiti in tutte le province e di diversa tipologia di importo, dei quali verrà seguito tutto l’iter realizzativo.

La situazione comasca

In provincia di Como, nel 2023 sono state aggiudicate 145 gare per un importo di 152 milioni di euro. Nei primi sei mesi del 2024, relativamente agli importi, si osserva un calo del - 29,6% per i bandi a fronte di una crescita del 37,9% delle aggiudicazioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La riduzione degli importi in gara è comunque meno forte del dato regionale (-32,9%) e del dato nazionale (-63,9%). L’aumento degli importi aggiudicati invece è in controtendenza con la dinamica regionale (-58,3%), nazionale (-64,1%) e della gran parte delle province lombarde.

Altro dato significativo che emerge dallo studio è il calo del ribasso medio di gara che è passato dal 26% del 2020 al 14% nel 2023 e poi risalire al 15,5% nei primi sei mesi del 2024. In merito alla partecipazione al mercato, le imprese della provincia di Como negli ultimi due anni e mezzo hanno vinto il 14% delle gare, corrispondenti al 23% degli importi. Parallelamente, nello stesso periodo, abbiamo assistito anche ad una riduzione dei tempi di affidamento dei lavori che sono passati da circa 4 mesi per i bandi antecedenti al 2019 a meno di 3 mesi nel 2023.

Passando agli impatti del Pnrr sul mercato delle opere pubbliche, in provincia di Como, la ricerca evidenzia come, nel periodo 2021-24, le opere PNRR-PNC costituiscano il 27% del totale degli importi messi a gara, il 23% in numero, determinando una crescita delle opere medie e grandi. In particolare, stando sul numero di opere, gli interventi di importo superiore a 1 milione passano da un numero medio annuo di 19 bandi nel triennio 2019-2021, a 32 bandi nel 2022, 41 bandi nel 2023, 24 bandi nei primi sei mesi del 2024. Con riferimento, invece, all’importo, nel biennio 2022-2023, che ha visto la pubblicazione di numerose gare finanziate dal PNRR, l’incidenza degli appalti superiori a 1 milione di euro supera il 70% del valore del mercato.

Significativi anche i dati del monitoraggio dei 5 cantieri PNRR di Como che, considerati gli impegni contrattuali con le imprese, rappresentano un costo complessivo di 44,8 milioni finanziati al 65% dal Piano. Dall’indagine emerge che per queste opere, in 3 casi i lavori sono partiti e hanno coinvolto 55 imprese partecipanti alle gare, con in media 4 mesi di tempo tra pubblicazione del bando e aggiudicazione e meno di 2 mesi di tempo per la firma dei contratti.

Sui 3 cantieri partiti (circa 14,6 milioni l’importo in gara) i lavori procedono regolarmente. Nei restanti 2 cantieri non sono partiti i lavori ed è in corso la progettazione esecutiva da parte dell’impresa aggiudicataria, con avvio lavori previsto nel 2024.

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Il commento

 “Il Pnrr mette a disposizione risorse molto importanti, ma poco tempo per spenderle - ha sottolineato  Francesco Molteni, Presidente di Ance Como - Nella maggior parte dei casi, tuttavia, le opere nella Regione sono partite. Il mercato comasco ha numeri interessanti, sebbene ben inferiori a quelli della fascia di Milano, Monza e Brianza, Bergamo e Brescia.  Un aspetto positivo è che, oltre all’aspetto finanziario, il piano ha previsto un accorciamento notevole dei c.d. “tempi di attraversamento”, cioè quelli relativi alle fasi di gara: oggi il tempo medio di aggiudicazione si è ridotto a due mesi. Questa è la conseguenza di un processo caratterizzato da tempi prefissati e risorse certe che riesce a ottenere risultati significativamente diversi da processi tradizionalmente legati a percorsi senza risorse certe e obiettivi fissati. Ora molto dipenderà dalle fasi di realizzazione che dovranno confrontarsi con le criticità tipiche anche legate a eventi non programmabili a priori. Diciamo che la gestione del cantiere affidata alle imprese e alla loro capacità, ma anche alla rapidità delle committenze di risolvere rapidamente le criticità che potrebbero nascere, saranno fondamentali per centrare gli obiettivi del Pnrr”.

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