Fino Mornasco

Dopo 24 anni chiude la gelateria "El Sabor"

I titolari della catena a gestione familiare hanno deciso di vendere i locali

Dopo 24 anni chiude la gelateria "El Sabor"
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Dopo 24 anni di attività, la gelateria «El Sabor» di via Garibaldi a Fino Mornasco cesserà di vendere i propri gustosi gelati ai bambini e alle famiglie del paese. I due storici titolari, Gianpaolo Trezzi e Pasquale Scalise, hanno annunciato che è giunto il momento di andare in pensione.

Il racconto

Spiega così le motivazioni Gianpaolo Trezzi:

"Purtroppo tutto comincia e tutto ha una fine. Per me e mio cognato è giunto il momento di godersi il meritato riposo. Noi chiudiamo ma la gelateria è stata venduta a qualcun altro, che proseguirà con l’attività aprendo un nuovo esercizio dalla bella stagione. Sarebbe stato bello passare l’attività a mia figlia, Chantal Trezzi, ma gestisce già la gelateria-yogurteria di Cadorago e, con i tempi che corrono, pensiamo che non sia più il caso di gestire due o tre locali".

In risposta all’annuncio su Facebook della chiusura dell’attività, i gelatai hanno ricevuto  tanti messaggi di affetto e stima da parte dei finesi, che consideravano El Sabor come un punto di riferimento per assaporare il gelato, ma anche torte, monoporzioni, i «dopocena» (bicchierini con gelato) e praline di gelato ricoperte di cioccolato, tutti prodotti fatti in casa. Tuttavia, El Sabor continuerà a soddisfare i palati della clientela perché, essendo una catena a conduzione familiare, ha altri due locali: la gelateria-yogurteria di via Goffredo Mameli a Cadorago aperta 10 anni fa, e la gelateria di via Roma a Cantù aperta nel 1999, gestita dall’altro cognato di Trezzi, Maurizio Iuliano.

Prosegue Trezzi:

"Abbiamo aperto le gelaterie negli anni del boom del gelato .Avevo già altri due bar a Olgiate Comasco e Cantù, ma questo è un lavoro molto diverso dal bar, che logora perché ci si deve lavorare 365 giorni all’anno, invece in gelateria principalmente da marzo ad ottobre, ma comunque a testa bassa. Eravamo impegnati i weekend e tutte le feste. Se una persona non ha questa concezione di lavoro non può fare il gelataio, anche perché produciamo noi tutti i prodotti".

Infatti, nelle ore di chiusura il primo pensiero dei gelatai era quello di produrre i gusti di gelato.  Conclude il gelataio:

"È un lavoro che richiede molto impegno, cura e attenzione alla qualità delle materie prime.Si è sempre alla costante ricerca del pistacchio, nocciola, cioccolato e fiordilatte più buoni. Il mantra è quello di offrire ai nostri clienti la qualità di gelato migliore, investendo su una produzione prettamente artigianale e sulle materie prime. Per le gelaterie di piccoli paesi è fondamentale. Abbiamo sempre fatto il nostro mestiere con tanta passione e voglia di stare in mezzo alla gente. Era un bel lavoro che ha permesso di intessere legami con tante persone. Una gelateria frequentata spesso dagli stessi bambini, mamme e anziani è come se diventasse un contesto familiare a cui ci siamo affezionati. Dispiace chiudere, lasciamo una grande famiglia che si è creata nel corso degli anni".

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