Il ministro Locatelli in visita a "Casa Enrico" e "Casa di Guido"
L'elogio ad "Agorà 97" e l'invito a vedere non solo limiti ma soprattutto potenzialità.
Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, in visita alle due comunità sociosanitarie di Albiolo: "Casa Enrico" e "Casa di Guido”, gestite dalla cooperativa sociale Agorà 97, realtà che da anni si occupa di accogliere giovani e adulti con disabilità intellettiva e relazionale.
La visita del ministro per le Disabilità
“Oggi ho visitato due case bellissime - dichiara il ministro - Uno straordinario esempio di come sia possibile, lavorando con professionalità e passione, realizzare percorsi di autonomia e di inclusione per le persone con disabilità garantendo un ambiente familiare e accogliente. Nel corso di questi anni, Agorà 97 è stata in grado di rispondere in modo sempre più mirato e concreto ai bisogni specifici di ciascuno”.
I progetti delle due strutture
Progetti che vanno esattamente nella direzione auspicata dal ministero per le Disabilità. “ Nel corso della visita - le parole dell'onorevole Locatelli - ho partecipato con i ragazzi al Gruppo di parola, e abbiamo parlato di molte cose, tra cui il progetto di Cittadinanza attiva al quale prendono parte in molti. Mi è stato anche presentato il progetto di ampliamento di Casa di Gabri, che ho avuto il piacere di visitare tempo fa e che ospita bimbi con patologie molto complesse, accompagnandoli fino alla fine con amore e in un ambiente dignitoso per loro e per i loro familiari".
"Fare rete vedendo potenzialità e non solo limiti"
Il ministro sottolinea la fondamentale valenza delle strutture gestite da Agorà 97. "Sono convinta che sia importante portare all’attenzione di tutti realtà come queste, perché condividendo, facendo rete e approfondendo la conoscenza rispetto allo straordinario lavoro che operatori, volontari, professionisti e famiglie svolgono quotidianamente nei molteplici servizi può contribuire a migliorare le attività e spronarci a fare sempre di più e meglio, insieme, pronti a valorizzare le potenzialità di ogni persona e non a vedere solo i limiti. Siamo pronti a lavorare convintamente per un cambio di prospettiva che ponga al centro la persona e il suo progetto di vita”.