Indagine "Casa di Carta": coinvolto anche un 68enne residente a Merone
Indicato come collaboratore nelle condotte di riciclaggio.
C'è anche un uomo residente a Merone, tra le 19 persone (di cui 7 in carcere, 7 ai domiciliari e 5 sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare eseguita nell’ambito dell’indagine denominata “Casa di carta” che ha riguardato un’associazione a delinquere dedita alle frodi ai danni dello Stato.
Si tratta di Angelo Ferra, 68enne nato a noto (SR) ma residente appunto a Merone.
Le indagini
Le indagini, coordinate dal pm Michele Trianni, hanno avuto inizio nel 2023 con l'approfondimento di alcune operazioni finanziarie sospette messe in atto da una società monzese. Qui tutto il dettaglio dell'operazione: Indagine "Casa di Carta": sette persone in carcere, altrettante ai domiciliari - Prima Como
Al termine delle investigazioni il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Monza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto l’esecuzione di misure cautelari personali nei confronti di 19 soggetti ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio e autoriciclaggio, con l’aggravante prevista per i reati transnazionali, il sequestro preventivo diretto e per equivalente dei beni riconducibili agli indagati fino a concorrenza di 13,8 milioni di euro quale profitto dei reati contestati.
Per quanto concerne i reati contestati al meronese, si evidenzia come Angelo Ferra abbia contribuito - secondo l'accusa - ad alcune operazioni legate a grosse somme di denaro al fine di celare la loro origine, impiegandole in attività economiche "consistite nel mantenimento dell'operatività delle società strumentali al sistema di frode".
Per il meronese emergono anche altri precedenti, sempre legati al mondo del riciclaggio. Per lui è stata dunque applicata la misura dei domiciliari, nonché del sequestro preventivo finalizzato alla confisca di una somma di denaro.
Pur non essendo considerato membro dell'ipotizzato sodalizio a delinquere, Ferra viene indicato come "soggetto che ha comunque partecipato alla commissione dei reati" e in particolare come collaboratore nelle condotte di riciclaggio.