Como

L’Osteria del Gallo è nella guida Osterie d’Italia 2025 di Slow Food

Aperto nel 1982, il locale in via Vitani porta con sé tradizione, familiarità e qualità.

L’Osteria del Gallo è nella guida Osterie d’Italia 2025 di Slow Food
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Lunedì 25 novembre il momento di festa per celebrare il traguardo ottenuto. Il segreto dell’Osteria del Gallo? Fare un passo alla volta, senza mai dimenticare le proprie radici.

Osteria del Gallo, tradizione in centro a Como

In via Vitani, nella fredda sera di lunedì 25 novembre, sotto le luminarie natalizie nelle vie di Como, l’Osteria del Gallo era aperta. Tavole apparecchiate, quadri appesi, luci accese e sorrisi di benvenuto per celebrare l’ingresso del locale comasco nella guida Osteria d’Italia 2025 di Slow Food. E’ un vero e proprio simbolo di tradizione, un “baluardo della ristorazione che fu” quello gestito dal 1982 da Giuseppe De Toma e la moglie Rosanna, rispettivamente classe 1942 e 1946.

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Rosanna

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Giuseppe De Toma

Aria di casa

C’è aria di casa, all’osteria. Le foto d’epoca, l’arredamento e il format familiare proposto portano indietro nel tempo a sapori della tradizione, della cucina locale apprezzata anche da turisti stranieri provenienti da tutto il mondo. “'Non sembra di entrare in un ristorante, c’è un ambiente familiare: si mangia come a casa’. Ecco, questo è il complimento più bello ricevuto”, rivela Giuseppe che cura con massima attenzione la provenienza dei prodotti e la qualità da sottoporre al cliente, propone etichette vinicole prodotte da chi lavora come lui in un’ambiente familiare e si cimenta nella produzione di liquori alle erbe. Un menù che cambia giornalmente, proprio come a casa, e propone prodotti come bresaola della Valchiavenna, zuppe di stagione, pesce di lago quando disponibile. C’è aria di casa, all’osteria. E si è respirata anche ieri sera.

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L'Osteria del Gallo tra le novità 2025 di Slow Food

Ad aprire la serata, dopo aver presentato la guida, Antonio Moglia in rappresentanza di Slow Food. “La vera sperimentazione nasce dal basso, dalle osterie. Non è solo tradizione - commenta, in riferimento all’osteria - Locali dove sanno trattare la materia prima per valorizzare il prodotto stesso e che sanno farti vivere, in un aperitivo o cena, una bellissima esperienza. Un racconto del territorio. Locali per cui val la pena di andare e poi, se ci si trova bene, ritornarci perché hanno un’anima e una storia. E credo che guardandosi intorno e avendo fatto due chiacchiere con i titolari, ci rendiamo conto che magari entrare nelle guide d’Osteria d’Italia un po’ prima”.

“Questa l’è l’Usteria del Gall..."

A omaggiare Giuseppe e Rosanna, poi, l'associazione "Famiglia Comasca”. “Porto i saluti e i complimenti a tutto lo staff per questo prezioso e importante riconoscimento - esordisce così, Adriano Giudici - Il fatto che anche l’Osteria del Gallo sia arrivata nella guida è un traguardo che ci voleva. Il rapporto con la 'Famiglia Comasca' è un rapporto di simpatia, collaborazione e anche personale che c’è soprattutto con Giuseppe De Toma. La “Famiglia Comasca si impegna alla salvaguardia di tradizioni e valori del territorio e questo è un grosso valore. Fuori dal locale c’è un cartello inciso dal nostro socio Piero Collina con scritto ‘Questa l’è l’Usteria del Gall... indué sa mangia, sa beef, e sa cascia quatar ball...’”.

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