Anziana sventa la truffa della finta parente ricoverata in ospedale
Prontezza di riflessi dopo la telefonata che ha simulato un'emergenza e il bisogno di aiuto.
Tentativo di truffa telefonica a Montano Lucino, presa di mira un'anziana per la seconda volta nel giro di qualche mese.
Il falso allarme per far scattare la trappola
E' successo intorno alle 13 di oggi, martedì 3 dicembre, quando il telefono di casa di una cittadina residente a Montano Lucino ha iniziato a squillare. Una voce di donna, sconosciuta e in tono molto agitato, ha chiesto aiuto. "Diceva di essere in ospedale - racconta la residente che ha ricevuto la telefonata - "Nonna, nonna! Sono in ospedale e non so più cosa fare, mi serve aiuto": continuava a dire così, chiedeva aiuto".
Reazione lucida e tempestiva
Alla richiesta di aiuto la cittadina ha fatto capire che non credeva a quella voce sconosciuta. "Una voce di donna, che mi è sembrata adulta. Non ci sono cascata, ma è necessario fare attenzione a questi tentativi di truffa". Non cadere nella trappola significa evitare di vedersi soffiare denaro o preziosi.
Secondo caso
La stessa residente ha segnalato alla nostra redazione l'episodio per tenere alta l'attenzione e ricordare che solo pochi mesi fa era già incappata in un simile tentativo di raggiro. Anche allora - all'inizio di febbraio - una telefonata e la richiesta di denaro per sbrogliare una situazione di emergenza in cui era coinvolto un familiare. Il solito stratagemma per indurre persone anziane a fidarsi di chi le contatta, per poi convincerle a consegnare denaro in un secondo momento. Fondamentale ricordare sempre di contattare il 112 per segnalare ogni episodio e movimento sospetto.