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Nasce la Cers del Lario ETS, è ufficiale

Un nuovo modello di sostenibilità e solidarietà per il territorio.

Nasce la Cers del Lario ETS, è ufficiale
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E’ ufficialmente nata la Cers del Lario ETS, una Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale che coinvolge undici Comuni della provincia.

Cers, uniti per un futuro rinnovabile e solidale

Non solo Comuni, ma anche più di 20 tra cittadini e aziende, distribuiti su cinque cabine primarie di distribuzione dell’energia. Questa iniziativa rappresenta un passo concreto verso un futuro sostenibile e solidale, fondendo la produzione di energia rinnovabile con una visione di comunità e attenzione alle esigenze sociali. La Cers del Lario abbraccia un territorio ampio e variegato, che include i Comuni dell’Olgiatese (Olgiate Comasco, Faloppio, Uggiate con Ronago e Lurate Caccivio), dell’Erbese (Lambrugo), della bassa comasca (Cadorago, Bregnano, Appiano Gentile, Vertemate con Minoprio) e del Canturino (Cucciago e Senna Comasco), espandendosi fino al confine con il Lecchese.

La Comunità nasce con l’obiettivo di costruire un modello energetico equo e partecipativo, basato sulle fonti rinnovabili. Cittadini e aziende possono scegliere di partecipare attivamente alla transizione energetica, sia come produttori di energia pulita, sia come consumatori consapevoli.

Un progetto per la comunità, nato per la comunità

La CERS del Lario va oltre il semplice approccio energetico: l’aggiunta della “S” di solidale sottolinea l’impegno della comunità a destinare una parte significativa degli introiti a progetti sociali e ambientali per il territorio, con particolare attenzione alla lotta contro la povertà energetica.

Francesco Tampellini, Presidente della Cers del Lario, ne descrive così i valori fondanti: “Quali saranno i valori alla base della Cers Lario? Non tanto la 'E' e la 'R' di Energia Rinnovabile - una realtà che è ormai un fiume in piena, pensando ai +49GW di fotovoltaico previsti dal governo dal 2023 al 2035. La nuova Cers dovrà concentrarsi soprattutto sulla costruzione della 'C' di Comunità, facendosi aiutare dalla marcia in più della 'S' di Solidale, che dovremo declinare in atti concreti. Nel metodo, significherà, per esempio, muoversi all’unisono nel prendere le decisioni, nell’accogliere le competenze che spero arriveranno a supportare un Consiglio Direttivo 'allargato' e disponibile al confronto con i soci più attivi. Nel merito, significherà indirizzare gran parte degli incentivi statali a progetti collettivi con finalità ambientali e sociali, garantendo allo stesso tempo una sostenibilità economica il più equa (e solidale) possibile, verso soci o terze parti che vorranno investire in impianti produttivi a servizio dei soci consumatori della Cers”.

Francesco Tampellini - Presidente firma
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Le dichiarazioni

Tra i promotori della Cers, Gabriele Pravettoni de’ Farinelli, socio fondatore e segretario del Consiglio Direttivo, evidenzia il valore della partecipazione collettiva: “La Cers rappresenta un passo fondamentale sia per l’ambiente sia per la società. Ho aderito perché credo fermamente che i cambiamenti più importanti partano dal basso, dai piccoli gesti di ciascuno che, se sommati, possono fare la differenza. Come dico spesso, insieme si può fare!”.

Anche il ruolo delle Pubbliche amministrazioni è al centro del progetto, come afferma Renato Spina, vicepresidente del Consiglio direttivo e assessore alla Transizione ecologica del Comune di Olgiate Comasco, che si è fatto promotore dell’iniziativa insieme alla Cooperativa Ecofficine fin dal primo momento: “In questi anni, come Amministrazione, abbiamo lavorato molto affinché le Comunità Energetiche Rinnovabili prendessero piede sul nostro territorio, con l’obiettivo di coinvolgere sempre più Pubbliche Amministrazioni, ma anche altri enti pubblici nel progetto. Oggi possiamo dire di aver raggiunto il primo obiettivo, la costituzione della prima Cer multicabina del Comasco, ma continueremo a lavorare per l’ingresso di nuovi Comuni e enti che possano supportare il lavoro di relazione fondamentale nella Comunità”.

Cers, un percorso accanto a Ecofficine

Un ruolo fondamentale nella costituzione della Cers del Lario è stato svolto da Ecofficine, che dal 2021 lavora al fianco di Comuni e cittadini per diffondere conoscenza sulle politiche energetiche sostenibili e fornire strumenti pratici per il cambiamento. Marzia Loria, Responsabile progetti e CSR Manager di Ecofficine: “Quello di oggi è un traguardo che ci riempie di emozione e soddisfazione. In questi anni di lavoro sul territorio per diffondere la cultura della sostenibilità e il significato della transizione energetica, ci sono stati momenti di sconforto a causa dei ritardi normativi, ma mai abbiamo pensato che l’idea di costituire sul nostro territorio delle Comunità Energetiche Rinnovabili potesse tramontare. Siamo molto soddisfatti del lavoro che abbiamo portato avanti e ringraziamo tutti coloro che ci hanno creduto con noi, da Fondazione Cariplo, che ha finanziato il progetto, ai Sindaci, ai cittadini e alle imprese. Crediamo e speriamo che la realizzazione della Cers del Lario possa fare da cassa di risonanza anche per altri Comuni e cittadini che vogliano fare qualcosa per produrre la propria energia in modo pulito”.

Foto consilieri
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Spina vicepres, Pravettoni d' Farinelli segreterio, Tampellini presid, Dellacà tesoriere
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I Sindaci dei Comuni aderenti
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La Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale del Lario include i seguenti Comuni: Appiano Gentile, Bregnano, Cadorago, Cucciago, Faloppio, Lambrugo, Lurate Caccivio, Olgiate Comasco, Senna Comasco, Uggiate con Ronago e Vertemate con Minoprio.

Le imprese del territorio che hanno aderito sono:

● Benati Enrico Torneria Metalli Srl
● Borghi Ermanno Srl
● Sagapao
● Immagine e Stile Snc

Oltre agli enti pubblici e alle imprese, fanno parte della Cers anche 15 soci cittadini privati, tra cui alcuni sindaci e assessori che hanno deciso di partecipare come singoli cittadini, a conferma del loro impegno diretto nel progetto.

La nascita della Cers del Lario ETS è quindi un esempio virtuoso di collaborazione tra soggetti diversi per affrontare le sfide energetiche e ambientali con un approccio inclusivo e solidale. Questo progetto non solo accelera la transizione ecologica, ma rafforza anche il senso di comunità e di appartenenza al territorio, dimostrando che un futuro sostenibile è davvero possibile.

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