L'anziana capisce l'inganno e blocca appena in tempo la truffa
Prima è caduta nell'inganno effettuando un bonifico da 34mila euro. Ma subito dopo si è accorta che qualcosa non andava e ha chiamato il 112
Prima è caduta nell'inganno effettuando un bonifico da 34mila euro. Ma subito dopo si è accorta che qualcosa non andava e ha avuto l'accortezza di chiamare il 112, riuscendo così a bloccare la truffa
Truffa non andata a segno
La Polizia di Stato pone costantemente attenzione nell’informare i cittadini sulla prevenzione e come difendersi dal fenomeno delle truffe, generalmente la categoria di vittime prescelte perché più vulnerabili, sono le persone anziane. E’ infatti uno dei programmi messi in pratica dalla Questura di Como, quello di presenziare di persona con esperti del settore, illustrando nei centri civici dei comuni o nelle varie associazioni o realtà che gestiscono gli anziani, quelle che sono le principali regole da seguire per riconoscere e difendersi da eventuali malfattori.
Come avvenuto nei giorni scorsi quando al 112 NUE è giunta la telefonata di una anziana di Como, insospettita dapprima dall’aver ricevuto un sms di una banca che la avvertiva di un bonifico in uscita dal suo conto corrente da disconoscere e poi, dopo aver risposto all'sms chiamando il numero di riferimento, dalla moltitudine di chiamate ricevute e interlocuzioni avute con un fantomatico maresciallo Colombo che la invitava a pagare una certa somma, e sbagliando, effettuava un bonifico di 34mila euro su un iban postale.
I sospetti
Subito dopo, però, l'anziana ha capito che qualcosa non tornava e ha chiamato al 112, con la telefonata girata per competenza alla Questura di Como: l’operatore della centrale operativa ha capito immediatamente il problema dell’anziana comasca e ciò che le era accaduto, informando subito l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e invitando l'anziana in Questura per poter intervenire tempestivamente.
Così, una volta che la donna si è presentata all’ufficio denunce, i poliziotti delle volanti hanno raccolto tutte le informazioni facendo intervenire poi gli investigatori della Squadra Mobile che si sono subito attivati.
Agli esperti investigatori è bastato interloquire con il servizio antifrode di Poste Italiane che, grazie alla tempestività della richiesta pervenuta, sono riusciti a bloccare il conto corrente del beneficiario del bonifico eseguito dalla signora.
Il conto corrente truffaldino è stato posto in sequestro preventivo e l’informativa inviata alla Procura della Repubblica in attesa di poter sbloccare la cifra giacente e identificare i truffatori.