Negozio vendeva troppi fuochi pirotecnici: scatta il sequestro

Malgrado la legge stabilisca che ciascun negozio possa esporre un massimo di 50 kg di prodotti pirotecnici sugli scaffali, non aveva rispettato il dispositivo. E alla seconda violazione è scattato il sequestro

La vendita dei fuochi

Nell’ambito delle attività di prevenzione e controllo sul commercio inerente alla detenzione illecita di artifici pirotecnici, agenti della Polizia di Stato di Como hanno raggiunto Tavernola (e non solo) per effettuare un idoneo controllo all’interno di un esercizio commerciale.

Sul posto, è stata riscontrata l’esposizione sugli scaffali di numerosi articoli pirotecnici destinati alla vendita al pubblico. L’attività commerciale risultava, però, sprovvista della Licenza di Pubblica Sicurezza prevista dall’articolo 47 del TULPS e considerata anche la notevole quantità di prodotti presenti -1335 articoli pirotecnici-, si è effettuata la pesatura  degli stessi, accertando un peso lordo complessivo pari a 240,66 kg. Troppo perché la normativa consente, per esercizi commerciali di tale tipologia, l’esposizione nell’area di vendita di un massimo di 50 kg netti di articoli pirotecnici. La merce esposta è stata inizialmente messa a disposizione del Comando al fine di procedere il giorno successivo alla determinazione del peso netto (NEC, contenuto esplosivo netto) dei prodotti.

Il secondo passaggio

Il 20 dicembre 2024, alle 9, gli stessi agenti si sono recati nuovamente presso l’esercizio commerciale per eseguire le verifiche sul peso netto (NEC) totale degli articoli pirotecnici sequestrati. SI è proceduto quindi al calcolo dell’esplodente sommando i quantitativi indicati per ciascun articolo e dalla verifica è risultato un quantitativo NEC totale pari a 52,912 kg.

Per questo si è sottoposto a sequestro penale la totalità dei prodotti nonché a deferire all’autorità giudiziaria il titolare del centro.