Lettere e cartelloni per la prof che deve lasciare la scuola
"Ho fatto fatica a trattenere le lacrime", ha commentato la professoressa
Lacrime, lettere, cartelloni e pure qualche piccola protesta contro il sistema.
Il concorso per le insegnanti di lettere ha portato una nuova docente di ruolo per l’istituto «Don Milani» di Mariano Comense e così, la prof Giulianna Laterza, arrivata alle scuole di medie di Perticato a settembre, è stata costretta a salutare i suoi alunni. Un avvicendamento usuale nel mondo della scuola, che ha però fatto scattare un moto d’affetto da parte delle sue classi: la 1^ B e la 3^ A, dove in questi mesi ha fatto lezioni di lettere, storia e geografia.
La sorpresa degli alunni
Racconta Laterza:
"Il 5 dicembre ho festeggiato i miei 27 anni e i ragazzi della prima mi hanno preparato una sorpresa: si sono nascosti dietro la cattedra e poi ciascuno di loro mi ha portato un pensiero. E’ stato il mio compleanno più bello, mi hanno fatto sentire amata ed è un ricordo che conserverò per sempre. ll giorno dopo, purtroppo, è arrivata la comunicazione che il mio periodo a Perticato era finito".
Asciugate le lacrime, copiosamente versate dopo aver saputo la notizia, gli studenti si sono dati da fare con carta e penna. Prosegue nel racconto la professoressa:
"Hanno fatto dei cartelloni e mi hanno riempita di lettere con pensieri profondi e pieni d’amore. Qualcuno mi ha scritto che nella vita vuole diventare esattamente come me, altri che sono una persona con tante qualità da donare e i miei genitori sono fortunati ad avermi come figlia. Ho fatto fatica a trattenere le lacrime davanti a parole così profonde, scritte da giovani menti. Mi sono anche chiesta cosa avessi fatto di così tanto speciale per meritarmi tutto questo".
Il commento del dirigente scolastico
Positivamente sorpreso della reazione dei ragazzi anche il dirigente scolastico dell’istituto, Giuseppe Proserpio:
"In poco tempo la docente ha costruito un bel rapporto con entrambe le classi dove ha lavorato e piantato un seme nei ragazzi. Abbiamo conosciuto una professionista che tiene molto al suo lavoro e lo ha fatto bene fino alla fine. Nel salutarla le ho augurato ogni bene per il suo futuro e, qualora ci fosse l'occasione, saremo contenti di riaverla a insegnare da noi".
Ora per Laterza, originaria della Provincia di Taranto e residente a Como da 2 anni, c’è il tempo di attesa per una nuova chiamata:
"Sapevo fin dall’inizio che il mio contratto a Perticato era a breve termine per consentire l’immissione in ruolo: se non fosse arrivata la nomina della nuova docente entro il 10 dicembre avrei potuto restare tutto l’anno, ma così non è stato. Ad oggi sono senza lavoro, purtroppo chi vive la mia situazione subisce questo periodo di stallo che non credo sia giusto dopo tanti anni di studio e dedizione. Io però rimango positiva, ci saranno nuovi scorrimenti da parte del Provveditorato e spero di tornare presto a insegnare. Amo talmente tanto questo lavoro che non penso ci sia altro che faccia al mio caso e sono disposta a fare dei sacrifici. Oltre a una missione per me è un dovere, sento di essere nata per fare la professoressa e ho una passione sconfinata. Tutto questo è stato percepito dai ragazzi, non c'è nulla di più appagante per chi fa questo lavoro che vederli in così giovane età, motivati, carichi, spronati e curiosi. E’ stato bello anche lavorare coi colleghi, che da subito mi hanno accolta benissimo".