Marcia della Pace 2025 per le vie della città
Domenica 12 gennaio, ritrovo alle 14 in piazzale Montesanto.
“Lunga vita a chi diserta”: la Marcia della Pace che si svolgerà a Como vuole essere sul momento principale del Mese della Pace.
Marcia della Pace 2025
Domenica 12 gennaio si svolgerà a Como la Marcia della Pace 2025, con ritrovo alle 14 in piazzale Montesanto e arrivo in piazza Giuseppe Verdi. Accanto alle iniziative che si svolgeranno sul territorio comasco in questi primi mesi dell’anno a Cantù, Como, Erba e Mariano Comense, la Marcia della Pace quest’anno vuole essere il momento principale del Mese della Pace e accoglierà tutte le persone, le associazioni e le amministrazioni comunali che sono preoccupate per l’aggravarsi della situazione a livello globale con l’accentuarsi della “Terza guerra mondiale a pezzi”, ma che nel contempo chiedono a gran voce che si intervenga per un cessate il fuoco su tutti i fronti aperti. Le stesse persone durante tutto l’anno sono attive per “preparare la pace” in molti ambiti della vita civile, portando semi di pace nelle scuole, nei paesi in cui svolgono la Cooperazione internazionale, nelle scuole di Pace e dei Diritti umani, nella consegna di aiuti alle vittime delle guerre, nell’accoglienza di chi fugge dalle guerre e da gravi situazioni di privazione dei diritti umani.
Interverrà Diego Fognini all’inizio del percorso e, per chiudere, parola a Egidia Beretta (madre di Vittorio "Vik" Arrigoni) e Luciano Scalettari (presidente Resq, People saving people). Durante la manifestazione si raccoglieranno donazioni per Seminare Pace, campagna a sostegno dei nonviolenti israeliani e palestinesi.
“Chiediamo"
Ecco quanto si legge, chiesto dalle realtà promotrici:
Molte sono le situazioni di guerra attualmente presenti, più di 50 per il Global peace index. Dopo quasi 3 anni di invasione della Russia in Ucraina, dopo l’atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, dopo più di un anno di massacri nella striscia di Gazada parte del governo israeliano, dopo guerre che durano da decenni nello Yemen e in Siria, dopo anni di guerre dal Sudan al Kurdistan, dal Congo al Myanmar, vogliamo affermare i diritti di tutte e tutti e salvare il Pianeta dalla distruzione. È la scelta della nonviolenza attiva che ci spinge a condividere le ragioni e gli sforzi di Europe for Peace e della coalizione Assisi Pace giusta per la fine di tutti i conflitti. Per questo CHIEDIAMO il CESSATE IL FUOCO per ogni conflitto armato presente sulla nostra terra. Facciamo nostre le richieste del Papa nel messaggio di inizio anno: CHIEDIAMO una consistente riduzione, se non proprio al totale condono, del debito internazionale, che pesa sul destino di molte Nazioni. CHIEDIAMO lo sviluppo di una nuova architettura finanziaria, che porti alla creazione di una Carta finanziaria globale, fondata sulla solidarietà e sull’armonia tra i popoli. CHIEDIAMO l’eliminazione della pena di morte in tutte le Nazioni. CHIEDIAMO di diminuire di una percentuale fissa la spesa impiegata negli armamenti per la costituzione di un Fondo mondiale che elimini definitivamente la fame e faciliti nei Paesi più poveri attività educative e volte a promuovere lo sviluppo sostenibile, contrastando il cambiamento climatico. Alle nostre istituzioni CHIEDIAMO l'adesione dell'Italia al Tpnw - Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Il Tpnw proibisce agli Stati di sviluppare, testare, produrre, realizzare, trasferire, possedere, immagazzinare, usare o minacciare di usare gli armamenti nucleari, o anche permettere alle testate di stazionare sul proprio territorio. Facciamo nostra lacampagna “Seminare Pace” con la raccolta fondi a sostegno di Mesarvot e Community Peacemaker Teams, il 12 gennaio ci mettiamo ancora una volta in un ideale cammino al fianco dei disertori di ogni esercito, degli obiettori alla guerra e alla produzione bellica, dei nonviolenti israeliani, palestinesi, russi, bielorussi, ucraini e di ogni altro conflitto in corso. Marciamo per la Pace in Italia perché la guerra inizia qui. Per questo: DISERTIAMO la guerra; DISERTIAMO l’economia di guerra e chi la finanzia; DISERTIAMO da chi produce, usa o ha sul proprio territorio armi nucleari; DISERTIAMO da chi vuole aumentare le spese militari e indebolire il controllo e la trasparenza sulla vendita delle armi; DISERTIAMO da ogni tipo di coinvolgimento da parte dell’Italia se non in ottemperanza a disposizioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per la promozione della Pace”.