Como-Atalanta, lariani rimontati: al "Sinigaglia" finisce 1-2
Non basta un grande cuore alla squadra di Fabregas, costretta ad arrendersi alla doppietta di Retegui
Un Como a tratti dominante subisce il ribaltone dei bergamaschi nella ripresa.
Non è mancata la prestazione
Nel pomeriggio di oggi, sabato 25 gennaio, il Como di mister Cesc Fabregas si è dovuto arrendere di fronte a un'Atalanta estremamente cinica, capace di sfruttare le poche occasioni avute nel secondo tempo per portare a casa i tre punti. Un grande peccato: i biancoblù si sono come al solito resi protagonisti di un’ottima prestazione e, ai punti, avrebbero meritato almeno un pareggio. Como che domina il gioco nella prima frazione e passa in vantaggio al 30' con la rete del solito Nico Paz, giunto al quinto centro stagionale. Nella ripresa, però, la Dea ribalta la sfida nell'arco di 14 minuti con la doppietta del capocannoniere del campionato Mateo Retegui, che regala ai suoi la prima vittoria in Serie A in questo 2025.
Le parole post-partita
Così Fabregas nella conferenza stampa postpartita: "Non so cosa dire: io ho visto una partita diversa da voi giornalisti. Dipende cosa vogliamo guardare: penso all'infortunio di Moreno o a Perrone che ha giocato molto bene. Io mi tengo il gioco, la competizione e la voglia di fare bene. Dobbiamo giocare sempre come abbiamo fatto oggi, anche se poi è cambiato tutto. Ho visto che l'Atalanta ha fatto una fatica enorme, poi con la sua panchina forte è normale che possano fare la differenza: complimenti a loro. Qualche tensione con Gasperini? Un po': io non parlo mai all'arbitro, lui sì, e oggi ha urlato spesso. Credo serva più rispetto per noi, ma chi sono io per dire questo? Dell'arbitro non dico altro: potevamo gestire meglio alcune situazioni e alcune giocate. Niente da dire: loro vincono la partita con il giocatore più forte che hanno. Ma è stata una partita dura: venire qui da noi è sempre difficile. Situazione infortuni? Ho fiducia in tutti i ragazzi: lavoriamo tanto per fare bene, la squadra cresce e fa tante cose bene. Abbiamo preparato bene la partita e questo mi dà forza come allenatore. Orgoglioso di loro e di quello che abbiamo fatto finora".
"L'approccio della squadra è sempre positivo - spiega invece l'allenatore dell'Atalanta - Il Como oggi ha messo in campo più energia e vivacità di noi, ma ha costruito poco al netto del gol. Il tema è che non riuscivamo ad avere una buona spinta sulle fasce e non riuscivamo a coinvolgere i nostri attaccanti nel gioco. I cambi poi hanno influenzato la gara: la squadra è stata pericolosa e il Como non credo abbia costruito altre situazioni particolarmente pericolose. Tutti i giocatori sono importanti per me. Nel secondo tempo c'è stato un andamento diverso. Non ci scalfisce nulla: ora andremo a Barcellona a giocare con orgoglio, perché credo che sia motivo di orgoglio per noi e per i nostri tifosi andare a giocare in Champions da loro avendo già ottenuto la qualificazione ai playoff della competizione.
Classifica e calendario
Con questa sconfitta, il Como resta a quota 22 punti in classifica, al tredicesimo posto (in attesa dei risultati delle altre squadre impegnate tra stasera, domani e lunedì). Nel prossimo turno i lariani saranno impegnati allo Stadio "Dall'Ara" di Bologna, sabato primo febbraio alle 20.45.