Erba

Le Bocce basket sostiene il progetto sportivo di padre Luca in Camerun

Il missionario erbese ha chiesto aiuto per realizzare campi da gioco per i ragazzi del liceo in cui insegna.

Le Bocce basket sostiene il progetto sportivo di padre Luca in Camerun
Pubblicato:

Si vuole dare vita a una sorta di gemellaggio tra i ragazzi erbesi e quelli camerunensi

L'appello di padre Luca non è caduto nel vuoto

Padre Luca Galimberti chiama e l’associazione sportiva Le Bocce baket della Casa della gioventù di Erba risponde.
Il missionario erbese in occasione della tradizionale cena solidale dell’associazione Nisshash, aveva mandato una lettera aperta a tutta la comunità erbese, che chiedeva sostegno per un progetto sportivo nel liceo statale in cui insegna. Si tratta di una scuola in cui gli iscritti sono oltre 4000 e studiano in 55 classi con una media di 70 ragazzi per classe: l’educazione fisica rappresenta per loro una preziosa occasione di incontro oltre le differenze che, a volte, rischiano di creare divisione. Ma le attrezzature sportive di cui i giovani dispongono sono poco più che “ruderi”.  Ecco dunque il suo obiettivo: la sistemazione di un campo da basket, uno di pallamano e uno di pallavolo, con la realizzazione dei tabelloni con i canestri, della rete e delle porte con i campi livellati e tracciati. Un dono che contribuirà alla crescita sana e armonica di tanti ragazzi che, in città, hanno davvero poche opportunità. Il costo si aggira intorno ai 2000 euro.

Richiesta sostenuta dalla società sportiva cittadina

La richiesta ha colpito nel profondo la società sportiva, non solo perché ha visto rispecchiati i suoi stessi ideali di importanza dello sport per i giovani, ma anche perché la Casa della Gioventù e il campo da basket sono stati la seconda casa dove lo stesso Luca è cresciuto prima di diventare "padre Luca".

A distanza di anni si mantengono i legami con chi è cresciuto in CdG

Le parole di Enzo Bloise, vicepresidente:

"Ci è sembrato bello che a distanza di anni restassero i legami di chi è cresciuto alla Casa della Gioventù, di chi, come lui, ne era anima e cuore. Il progetto ci è piaciuto perché è rivolto ai ragazzi, all’importanza dello sport per la crescita sana e per stare lontani dalla strada. E poi io, Alfredo e Dimitri della società siamo cresciuti insieme a Luca, abbiamo la stessa età e io e Luca giocavamo insieme a basket".

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali