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"La mia mamma è morta ormai un anno fa, ma non possiamo farle il funerale"

"La mia mamma è morta ormai un anno fa, ma non possiamo farle il funerale"
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«La mia mamma è morta ormai un anno fa, ma solo recentemente abbiamo smesso di ricevere le pensioni da Inps. E per il Comune di Tavernerio risulta ancora viva: non possiamo nemmeno farle il funerale». E’ il paradossale caso di Angelo Ghezzi, di Tavernerio, la cui mamma Maria Teresa Alfieri è deceduta il 22 febbraio 2024 a 84 anni.

Il decesso è di quasi un anno fa

«Ho abitato in Grecia, più precisamente a Preveza, per quasi quattro anni, e sono regolarmente iscritto all’Aire (Associazione italiani residenti all’estero, ndr) - spiega - Mia madre, durante un soggiorno presso di me, è venuta a mancare a causa di un improvviso malore all'ospedale di Preveza. Mi è stato subito rilasciato il certificato di morte, che ho prontamente fatto tradurre da un professionista certificato, e sono stato rassicurato che il documento sarebbe stato trasmesso al Consolato Italiano di Atene». Una pratica, dunque, apparentemente conclusa, a cui mancava la dichiarazione di morte da certificare anche da parte del Comune di Tavernerio (in foto).
Ma poco dopo Ghezzi si è accorto che l’iter era stato bloccato: «Ero tranquillo, senonché mi sono accorto che la pensione continuava a essere erogata - continua Ghezzi - Così mi sono attivato presso il Comune di Tavernerio, che non ha mai accettato questo documento apostillato, che mi hanno riferito che potrebbe essere un falso».
Intanto, Ghezzi ha trasferito la sua residenza in Abruzzo. Ma nel frattempo la pratica non è stata ultimata. «Mi sono rivolto alla Stazione dei Carabinieri di Isola del gran Sasso, dove nel frattempo mi sono trasferito - aggiunge Ghezzi - E che ringrazio per la serietà, competenza e disponibilità fin da ora: infatti siamo riusciti a ottenere, solo pochi giorni fa, che l'Inps dichiarasse la morte per ritirare le pensioni. Così ho richiamato il Comune per comunicare che anche per l'Inps mia madre è stata dichiarata morta e che le pensioni sono state ritirate. Ma dall’ufficio Anagrafe si continua a sostenere che sia in vita. In sostanza, il certificato di morte non viene riconosciuto. Per l’Inps, la mamma è morta... Per il Comune, no. E’ una vicenda paradossale».
L’ostacolo alla pratica della dichiarazione di morte ha inevitabilmente impedito di sbrigare gli altri adempimenti necessari, come la successione. «Per sbrigare le pratiche legate alla successione c’è tempo un anno: il problema è che anche queste sono bloccate perché non risulta nemmeno che la mamma sia deceduta - afferma Ghezzi - Senza contare che abbiamo ancora le sue ceneri in casa, in un’urna, e non abbiamo potuto celebrare il funerale... Non so proprio cosa fare: i documenti che ho presentato sono conformi, ma non vengono accettati». Contattati per una replica in merito alla questione, gli uffici comunali, tramite il sindaco Mirko Paulon, hanno risposto con «no comment. La procedura adottata dagli uffici è risultata corretta».

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