Nuova raccolta rifiuti a Cantù, l'attacco del Pd: "Manca informazione ai cittadini"
La lettera diretta all'assessore all'Ambiente Giuseppe Molteni.
Raccolta rifiuti a Cantù: nessuna comunicazione ai cittadini dopo il passaggio a Service24.
La posizione del Partito democratico
E’ quanto sostengono i consiglieri del centrosinistra Antonio Pagani, Guido Calciolari, Francesco Ape, Roberto Bianchi, Luigi Caldera, Allegra Cangi e Roberto Malamisura in una lettera inviata all’assessore all’Ambiente Giuseppe Molteni.
Il passaggio a Service24
Nel dicembre scorso infatti Cantù è diventato socio di Service24 con la maggior quota di capitale sociale, acquisendo il 29% delle quote per un investimento complessivo di 168mila euro, su un capitale sociale totale di 370mila euro. L’obiettivo principale dell’operazione è stato quello di portare il servizio rifiuti sotto una gestione in house providing, consentendo al Comune di monitorare la qualità del servizio, migliorare l’efficienza e rispondere in modo puntuale alle esigenze della comunità. Il contratto di gestione avrà una durata di sette anni.
La lettera
«Con la presente intendiamo richiamare l’attenzione dell’Amministrazione comunale sulla finora scarsa, se non nulla, informazione alla cittadinanza sui cambiamenti nella raccolta dei rifiuti previsti dalla imminente entrata in vigore, a partire dal prossimo mese di marzo, della convenzione con Service 24», hanno puntualizzato i consiglieri comunali. I quali hanno poi aggiunto che il piano industriale dispone cambiamenti piuttosto significativi nell’ambito della gestione del centro di raccolta, dei servizi porta a porta e della pulizia stradale. «In particolare, ciò avverrà con la dotazione di nuove tipologie di sacchi, di diversi criteri di separazione dei rifiuti domestici, di ulteriori modalità di conferimento dei rifiuti stessi; l’obiettivo finale è quello della “tariffazione puntuale”, ritenuta punto qualificante di un miglioramento sostanziale della gestione ecologicamente sensibile dei rifiuti domestici. Anche l’assenza di un cronoprogramma preciso, almeno noi non ne siamo a conoscenza, ci obbliga a ricordare l’importanza di una informazione capillare alla cittadinanza circa gli scopi e le modalità attuative di questa nuova scelta nell’ambito delle politiche ambientali, e chiediamo urgenti assicurazioni in merito».