Valle Intelvi

Viaggio nel suggestivo mondo del Carnevale di Schignano

Una delle kermesse allegoriche più radicate e suggestive d'Italia, metafora della vita.

Viaggio nel suggestivo mondo del Carnevale di Schignano
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Un mondo di tradizioni e cultura, di maschere di legno e metafore della vita: a pochi passi dal Lago di Como, il Carnevale di Schignano offre una delle tradizioni più radicate e suggestive d’Italia.

La tradizione

Con le sue maschere intagliate a mano, il folklore radicato nei secoli e un’atmosfera unica nel suo genere, l’evento mescola storia, satira e cultura popolare: lo spaccato di una comunità che mantiene vive le proprie tradizioni. A Schignano il Carnevale non è una solo una sfilata: è una sfida tra opposti, una messa in scena senza copione dove le maschere, scolpite a mano dagli artigiani locali, raccontano storie di emigrazione, contrasti sociali e ironia popolare. Protagonisti i Bej e i Brut. I primi, ricchi e vanitosi, sfilano con abiti eleganti, cappelli decorati e campane di bronzo dal suono armonioso. I Brut, al contrario, vestiti di stracci e anneriti dalla fuliggine, portano campane stonate e si muovono in modo goffo e frenetico, tra corse, soste sfinite e scherzi irriverenti che coinvolgono il pubblico.
Accanto a loro spiccano altre figure emblematiche: i Sapeur, guardiani silenziosi avvolti in pelli di pecora con il volto annerito, e la Ciocia, l’unico personaggio parlante, che con ironia denuncia le ingiustizie sociali in dialetto locale. Ma il vero simbolo della festa è il Carlisep, il fantoccio che impersona il Carnevale stesso. Dopo giorni trascorsi appeso in piazza, il martedì grasso viene portato in processione tra inseguimenti e fughe simboliche, fino al rogo finale che segna la fine della festa e l’inizio della Quaresima. Un ultimo atto teatrale in cui i Bej piangono per la fine del Carnevale e i Brut esultano, celebrando il capovolgimento dell’ordine sociale.

Foto di Andrea Priori

Un rito antico e popolare

"Il Carnevale di Schignano è un rito antico, un teatro spontaneo dove l’anima del paese prende vita attraverso le sue maschere uniche - commenta Ferruccio Rigola, sindaco di Schignano - Il trionfo del contrasto: eleganza e sfarzo si scontrano con povertà e irriverenza in un gioco senza regole. Una tradizione che non è solo festa, ma memoria collettiva e identità".

Il programma

Oggi, sabato primo marzo, alle 14.30 la grande sfilata delle maschere tradizionali; alle 19 al piazzale campo cena tipica e balli con gli amici dell’associazione "Como Fans Sass Gurdona di Schignano" e dj GioLeo, servizio cucina con trippa, luganighetta, polenta e formaggi. Martedì 4 marzo il gran finale col Rogo del Carlisep che culmina in piazza San Giovanni. "Il Carnevale di Schignano è molto più di una festa: è l’anima pulsante delle nostre tradizioni, un patrimonio di folklore che si tramanda da generazioni e che ogni anno rinnova la sua magia", conclude Matteo Augustoni, presidente dell’associazione "Valle Intelvi Turismo".

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