Incendio in casa, addio a Luigia Volontè
L'anziana, 90 anni, è venuta a mancare all'alba di sabato mattina in ospedale.

Addio a Luigia Volontè, morta in seguito all'incendio che ha devastato il suo appartamento.
L'incendio a Guanzate
Nel primo pomeriggio di oggi, la comunità di Guanzate ha dato l'ultimo saluto a Luigi a Volontè, novant'anni, venuta a mancare a causa delle ferite riportate per colpa dell'incendio che ha colpito la sua abitazione. La donna si trovava ricoverata all'ospedale Niguarda di Milano, Centro grandi ustionati, dal tardo pomeriggio di giovedì. È venuta a mancare nella primissima mattinata di sabato 8 marzo. Oggi, martedì 11 marzo, si sono tenuti i funerali nella chiesa parrocchiale del paese.
Il funerale
"Mentre siamo colpiti per il modo in cui è finita la sua vita, vogliamo anche dire al Signore il nostro ringraziamento per avercela lascia fino a un'età così matura", le parole del parroco, don Alessio Bianchi. "Noi non riusciamo a mettere insieme la gratitudine e lo sgomento, abbiamo proprio bisogno che Gesù ci chiami vicino a lui. Abbiamo proprio bisogno di sentire Gesù che ringrazia Dio Padre. Noi ci sentiamo piccoli davanti al Signore della vita, al mistero della morte. Eppure ci fidiamo di Dio Padre, come Gesù ci ha insegnato. E se questa fiducia ci permette di aprire anche l'orecchio del nostro cuore, allora possiamo sentire che le parole di Gesù dette nel Vangelo oggi sono rivolte alla nostra sorella Luigia".
Le fiamme divampate giovedì 6 marzo
Le fiamme sono divampate poco dopo le 17.30 di giovedì 6 marzo. Sul posto due mezzi dei Vigili del fuoco, provenienti da Appiano Gentile e Como, con una decina di uomini, e un’ambulanza della Croce rossa di Lomazzo. Presenti anche una pattuglia dei Carabinieri di Appiano Gentile e la Polizia locale della Bassa Piana Comasca. Vista la gravità della situazione si è alzato in volo anche l’elisoccorso, che ha trasportato l’anziana all’ospedale Niguarda di Milano, Centro grandi ustionati, in codice giallo. I Vigili del fuoco, nel frattempo, hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’appartamento. Inizialmente si pensava che l’incendio potesse essere divampato da dell’acqua gettata in una padella con dell’olio bollente ma, stando a una ricostruzione successiva, dovrebbe essersi trattato di un cortocircuito.
Il salvataggio dell'anziana
"L’ho vista stesa a terra, nel suo appartamento. C’era fumo ovunque, bruciavano gli occhi e la gola". Kais Hmida, tunisino di 50 anni, non ha avuto un attimo di esitazione. Si è chinato e l’ha presa in braccio, portandola all’esterno. "Aveva i capelli bruciati ed era ustionata in volto e sul braccio ma, almeno era cosciente - prosegue Hmida - L’ho portata fuori e l’ho fatta sedere su una sedia". Con le mani annerite, il sudore a imperlargli il viso, ancora scosso, racconta di quegli attimi difficili. "Erano le 17.30 e stavo cucinando - aggiunge la moglie Nabiha a Madi, 60 anni - Noi abitiamo al primo piano e la nostra vicina esattamente sotto. A un certo punto, nell’aria, si è sentito odore di bruciato. Abbiamo capito quello che stava succedendo e ci siamo precipitati al pian terreno. Dalla finestra che dà sul cortile usciva fumo nero. Fortunatamente, la porta di ingresso era aperta". Hmida non ci ha pensato due volte e si è diretto all’interno. La moglie, invece, al telefono con i soccorsi. "Sono arrivati subito - prosegue Nabiha a Madi - Noi abbiamo cercato di tranquillizzare Luigia: era cosciente".