"Elogio del Lago": una mostra raffinata sui paesaggi lariani
Il museo del paesaggio di Villa Mainona ospiterà, dal 17 aprile al 31 agosto, un'esposizione artistica del Lago di Como.

Il museo del paesaggio del Lago di Como, a Tremezzina, allestirà una mostra chiamata "Elogio del Lago. Viaggio alla riscoperta del Lario nella Collezione Bordoli Crivelli Visconti".
"Elogio del Lago": una mostra dei paesaggi lariani
All'interno della mostra sarà presentata una selezione di stampe di autori italiani e stranieri, provenienti dalla collezione Bordoli Crivelli Visconti. Le opere consentiranno di riscoprire il territorio del lago attraverso le immagini delle diverse località disposte lungo le sponde. La mostra, curata da Francesco Trippini, è stata realizzata su iniziativa degli eredi per ricordare la figura di Giorgio Bordoli Crivelli Visconti, grande studioso di storia, iconografia e letteratura che nell’arco della sua carriera ha costruito un’estesa raccolta di stampe del Lario, dal XVI al XIX secolo, composta da oltre ottocento pezzi. L’allestimento in Villa Mainona permette di dare ulteriore slancio alla mostra, integrando il percorso di visita con le stampe della collezione permanente del museo esposte al piano superiore, anch’esse provenienti dalla collezione di Bordoli e generosamente concesse in comodato dagli eredi al Comune di Tremezzina. La mostra, compresa nel biglietto d’ingresso del museo (5 euro), sarà visitabile dal 17 aprile al 31 agosto, dal giovedì alla domenica, negli orari di apertura: dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.

Gli autori delle opere esposte
Fra gli autori italiani, ce ne sono tre particolarmente importanti. Girolamo Mantelli, artista attivo fra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX secolo, di cui sono esposte due immagini dedicate al porto di Como e al Balbiano, Giuseppe Bisi, che fu docente di pittura di paesaggio all’Accademia di Brera, e Giuseppe Elena, pittore e incisore. Particolarmente folta la schiera degli artisti stranieri che comprende i coniugi Carolina e Federico Lose, di origine tedesca e a lungo attivi in Lombardia, l’austriaco Joseph Rebell, lo svedese Carl Johan Billmark. Poi troviamo gli svizzeri Johan Jakob Wetzel, Louis Cherbuin e Johan Jakob Falkeisen. In mostra sono esposte anche diverse vedute delle località lungo la sponda orientale del lago realizzate da un altro artista svizzero, Johan Jakob Meyer, dopo l’apertura della strada militare che consentiva di raggiungere il Passo dello Spluga.

Le località e i luoghi raffigurati
Nelle immagini si possono osservare scorci di tantissime località: Como, Cernobbio, Urio, Ossuccio, Tremezzina, Menaggio, oltre a Gravedona, Domaso, Colico. Tra le altre troviamo anche Dervio, Bellano, Varenna, Mandello del Lario, Lecco, Malgrate, Bellagio, Nesso, Torno e Blevio. A essere raffigurate ci saranno anche alcune delle residenze affacciate lungo le sponde come Villa Olmo a Como, Villa d’Este a Cernobbio, Villa Balbiano a Ossuccio, e poi Villa del Balbianello a Lenno, Palazzo Gallio a Gravedona, Villa Melzi a Bellagio e Villa Pliniana a Torno. Alcune vedute sono invece dedicate alle curiosità naturali come Fiume latte e l’orrido di Nesso, che rappresentavano una delle principali mete per i viaggiatori dell’epoca.