L'addio a Papa Francesco e alla sua parola illuminata
"Ha fatto riflettere i potenti del mondo per la promozione della pace e per la dignità di ogni persona umana".

L'addio a Papa Francesco ha scosso e mobilitato i fedeli - e non solo di tutto il mondo. Dal cardinale di Como Oscar Cantoni parole di gratitudine per la testimonianza illuminata data dal pontefice fino alla fine.
La scomparsa
Come riporta il bollettino della Sala Stampa Vaticana, alle ore 9.47 di lunedì 21 aprile 2025, Lunedì dell’Angelo, il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: "Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7.35 di questa mattina il vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino".
Lutto nella diocesi di Como
In diocesi di Como, alle 15 di lunedì 21 aprile, le campane delle chiese hanno suonato a lutto, segno del dolore della Chiesa locale e universale per la morte di Papa Francesco. Già in mattinata dai campanili di alcune chiese comasche i rintocchi a segnalare la scomparsa del Santo padre.
La riflessione del vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni
"Papa Francesco è tornato alla casa del Padre. Abbiamo appreso questa notizia con profondo dolore e sgomento. E nello stesso tempo, però, siamo ammirati perché la sua fine terrena si è conclusa dopo l'abbraccio benedicente che ieri ha compiuto, nel nome del Signore, dalla loggia vaticana. Da lì ha rivolto il suo abbraccio al mondo in tempesta e alla sposa di Cristo, la Chiesa. Ha salutato la Chiesa e il mondo intero in condizioni di estrema fragilità, ma dando prova di una fedeltà incondizionata e di un servizio alla Chiesa fino alla fine. Il Signore ha chiamato a sé il Santo Padre - profeta della misericordia - all’inizio della Settimana eucaristica pasquale della Divina Misericordia, strettamente connessa al grande dono della Pasqua. Papa Francesco ci ha donato la sua presenza generosa e la sua parola illuminata, che ora risplende alla luce del Signore risorto. Rendiamo grazie al Signore che ci ha donato un grande pastore, che ha guidato con segni profetici la Chiesa di oggi con una passione travolgente e ha fatto riflettere i potenti del mondo per la promozione della pace e per la dignità di ogni persona umana".