Sostegno psicologico: "Scintille tra le mani" cerca aiuti
L’ambizioso progetto di sostegno psicologico dedicato a ragazzi e genitori avrà un costo totale di 27mila euro

Il progetto di "Scintille tra le mani" è il fiore all’occhiello dell’associazione "Insieme per Jacopo", con sede a Carugo, che ha varato il progetto lo scorso anno con ottimi riscontri. L'obiettivo è portare avanti un'iniziativa di sostegno psicologico dedicato a ragazzi e genitori.
Sostegno psicologico: "Scintille tra le mani" cerca aiuti
La presidente Nicoletta Ruiu afferma: «Questa prima edizione è stata un progetto pilota nel senso che occorreva vedere se avesse avuto successo e se davvero andasse incontro alle esigenze del territorio. Non si poteva saperlo prima di averlo fatto». Le risposte sono state positive: «È stato accolto bene e, in più, abbiamo una lista d’attesa. Abbiamo esaurito i posti a disposizione e ci sono ancora più richieste. Il progetto pilota ha funzionato». Ruiu prosegue: «Da queste considerazioni è nata la voglia di proseguire strutturando meglio il progetto e cercando di allargare il numero di utenti e le relazioni sul territorio, a partire da Tecum e da varie associazioni sociali».
L’obiettivo, dunque, è quello di alzare il livello: «Ciò ha portato a una seconda edizione più ambiziosa, anche a livello economico. Adesso il problema è trovare le risorse». La ricerca di fondi è già iniziata: «Noi ci stiamo già muovendo in qualche direzione: abbiamo fatto richiesta aderendo a un bando della chiesa valdese che crea dei bandi per fini sociali con il loro 8x1000. Un’altra possibilità ci verrebbe dal bando aperto di Fondazione Comasca, aperto molto recentemente e avremmo intenzione di aderire».
Raccolte fondi e incontri
Il costo totale di questa seconda edizione di «Scintille tra le mani» è 27mila euro: «Con i bandi si può accogliere in toto la somma o finanziare una parte. Noi abbiamo pensato di chiedere su più fronti e vedere di organizzare, alla fine dell’anno, una sorta di serata benefica di raccolta fondi straordinaria». Una giornata di raccolta fondi c’era già stata a giugno dello scorso anno al golf «Villa d’Este» di Montorfano dove erano stati raccolti 5800 euro destinati a proprio a «Scintille tra le mani». Ci sono stati anche vari incontri: «Abbiamo parlato con Angelo Porro, presidente di Fondazione Comasca e BCC. Ci ha consigliato di aderire al bando». Ma il progetto di Ruiu può svilupparsi anche in maniera diversa: «Nella mia mente sto sviluppando un’altra idea, non so se si possa realizzare: per dare continuità al progetto è indispensabile farlo adottare».
La presidente di «Insieme per Jacopo» approfondisce: «Uno o più imprenditori o banche si possono mettere insieme e prefigurare l’obiettivo di sostenere nel tempo il progetto. I bandi sono tanti e diversi ma non ci sono garanzie». La situazione è chiara: «Far dipendere l’esistenza del progetto dai bandi diventa pesante, anche per i professionisti coinvolti che ci stanno mettendo tanto per creare basi per il futuro». Ruiu conclude: «Nel corso dell’ultimo anno abbiamo coinvolto una cinquantina di persone tra genitori e ragazzi. Tutti gli incontri sono individuali e prevedono tante ore di lavoro».