La cerimonia

Insieme per gli ottant'anni della Liberazione dalla dittatura nazifascista

Parole categoriche del sindaco Moretti: "Siamo antifascisti, questa festa va celebrata senza sobrietà".

Insieme per gli ottant'anni della Liberazione dalla dittatura nazifascista
Pubblicato:

Ottant'anni di Liberazione, cerimonia al Medioevo di Olgiate Comasco con l'Amministrazione comunale, le scuole, le autorità militari e le associazioni.

La cerimonia

Nella mattinata odierna, lunedì 28 aprile, la cerimonia nell'auditorium del centro congressi Medioevo. Ad aprire il momento commemorativo, in occasione degli ottant'anni della Liberazione, l'esecuzione dell'inno nazionale italiano, da parte del coro della scuola media "Michelangelo Buonarroti".

 

Le parole del sindaco

"Come ormai da tradizione e ringraziando anticipatamente, lascerò ai nostri ragazzi del Terragni la ricostruzione, sempre meticolosa, della parte storica per condividere con voi tutti alcune brevi riflessioni visto il particolare momento storico che stiamo vivendo - l'incipit del primo cittadino Simone Moretti -  Il 25 aprile rappresenta, oggi come 80 anni fa, il concetto più puro di Libertà, un concetto purtroppo non assoluto, ma un valore che va coltivato giorno dopo giorno. Quel che resta, come patrimonio comune della Resistenza, è la lotta popolare per la libertà: il popolo che lottò per la sua conquista era sì una minoranza di volontari, uomini e donne, civili e militari, vecchi e giovani, appartenenti a differenti ceti sociali, a partiti diversi o a nessun partito. Disposti però a sacrificare la vita per la libertà e la dignità dell’Italia, da troppi anni oppressa e svilita dal fascismo e dall’occupazione dei soldati tedeschi di Hitler di cui l’Italia, sciaguratamente, era alleata, inorridita dalla deportazione di tante persone nei campi di sterminio perché ebree, perché professanti una credo politico antifascista, perché semplicemente diversi: questa minoranza diede a tutti gli italiani, anche ai propri nemici nella guerra civile e alle donne che mai lo avevano avuto, il diritto di scegliere col metodo democratico i propri governanti".

La rinascita della democrazia

 

"Il 25 aprile rappresenta, oggi come 80 anni fa, la data di nascita della nostra democrazia - continua il sindaco - Una data in cui il popolo italiano della Resistenza e le Forze Alleate liberarono la nostra Patria dal nazifascismo per garantire la sopravvivenza dell’Italia e la sua rinascita dalla catastrofe cui l’aveva condotta il fascismo e il nazifascismo alleato, con un conto di vite umane spaventoso. E questa giornata che ha visto la fine della guerra e la nascita della Repubblica fondata sulla Costituzione va celebrata, non con sobrietà ma con rispetto e orgoglio di essere italiani, perché rappresenta l’inizio della nostra Storia repubblicana perché è la festa di tutti noi Italiani!".

"Siamo antifascisti"

"Una domanda sorge spontanea… ma ha ancora senso ancora oggi dichiararsi antifascisti? E perché combattere ancora oggi, dopo 80 anni questa piaga che tenta, in un modo sicuramente differente ma più subdolo di riprendere terreno e consensi? Rispondiamo sì! E de siamo tutti convinti che le teorie del ventennio siano morte e sepolte… dobbiamo essere altrettanto fermi e consapevoli nel condannare qualsiasi tentativo di farle risorgere come l’araba fenice".

L'appello ai giovani

Moretti ha parlato apertamente alle nuove generazioni, lanciando un appello. "Mi rivolgo a voi, ragazzi e ragazze oggi qui presenti, soprattutto adesso che tanti testimoni viventi di quegli anni non ci sono più per raccontarcelo. Tenere viva la memoria grazie al lavoro dei vostri insegnanti consentirà a voi e alle generazioni future di non ripetere gli stessi errori che vediamo oggi per provare a costruire un domani sicuramente migliore di quello che vi stiamo lasciando. E a proposito di tenere viva la memoria, le sagome dei nostri partigiani olgiatesi, cui il Comune di Olgiate Comasco, grazie al prezioso lavoro di ricerca storica condotto della nostra Romina Defferara, ha voluto rendere omaggio con la mostra “Tracce di Resistenza” fino a oggi visitabile in biblioteca e da lunedì nella Sala Margherita Hack della scuola secondaria e di seguito dall’8 maggio all'istituto Terragni, ci ricordano il sacrificio e il coraggio di persone semplici per un’Italia libera e democratica".

Il ricordo del partigiano olgiatese Ernesto Maltecca

Moretti ha concluso il suo intervento citando le parole del compianto partigiano olgiatese Ernesto Maltecca: "Non permettete mai l’utilizzo della violenza (anche verbale) per imporre un’idea, anche se fosse la vostra. Abbiate il coraggio di difendere la vostra libertà di espressione e garantire lo stesso al vostro interlocutore. Schieratevi con i più deboli, con i perseguitati. Manifestate con l’onestà il ripudio dei totalitarismi, il rifiuto della guerra. Non abbiate paura di lottare per i diritti e di alzare la voce, sempre, in difesa della democrazia". Queste le parole pronunciate il 25 aprile 2019 da Ernesto Maltecca, ultimo partigiano del Gruppo Clerici della 52a Brigata Garibaldi attiva nell'Olgiatese. Maltecca si è spento il 17 settembre 2019.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali