Il circolo ambiente "Ilaria Alpi" contesta il progetto per l'ex Molino Mottana
La proposta del privato è la demolizione dell'esistente per creare due torri alte oltre trenta metri.

Forti critiche per le modalità di recupero delle aree dismesse in centro Erba
Due torri altre oltre trenta metri
Al posto dell'ex Molino Mottana, due torri alte più di trenta metri. E' la proposta avanzata da un privato per il recupero dell'area in centro Erba. Il progetto non è ancora stato approvato dal Comune, ma sono forti le critiche che arrivano dal circolo ambiente "Ilaria Alpi" che si domanda se la città finirà per assumere il brutto skyline di Milano.
Il progetto, secondo le intenzioni dei proprietari, prevedrebbe la demolizione della fabbrica dismessa e la costruzione di due alte torri alte "che sconvolgerebbero l'assetto urbanistico del centro città, che invece avrebbe bisogno di altri interventi".
Contrari all'aumento di volumetria
L'associazione, che si è sempre espressa a favore della rigenerazione urbana e del recupero delle aree dismesse, è contraria alla concessione di un aumento di volumetria:
"Quanto deciso dal Consiglio Comunale è stato il primo passaggio sbagliato. Così come sbagliato è considerare equivalente la trasformazione urbanistica dei volumi delle ex industrie in residenze, uffici e negozi. Le volumetrie esistenti andrebbero drasticamente ridotte, proprio perché una fabbrica non ha lo stesso concetto delle residenze, degli uffici e dei negozi, non sono la stessa cosa come impatto sulla città, anche in termini di servizi necessari per la vita sociale. Un conto sono gli spazi pensati per i macchinari e per le lavorazioni industriali, un altro conto sono nuovi spazi per l'abitare".
Solo fonte di reddito per i proprietari
Le critiche sono rivolte anche a un possibile profilo della città peggiorativo rispetto all'esistente:
"Con questo progetto delle torri si rovinerebbe lo "skyline" di Erba, città già abbastanza brutta e confusa, dove già oggi non c'è nessuna uniformità urbanistica e architettonica. Queste torri servirebbero solo ai proprietari immobiliari per fare reddito, ma non servono certo ai bisogni collettivi della città. Ci preoccupa, ma purtroppo non ci meraviglia, l'atteggiamento accondiscendente da parte dell'Amministrazione comunale, che addirittura ha presentato il progetto dei privati in un video con il logo del Comune, e questo prima che vengano concluse le necessarie verifiche amministrative".
"Manca la regia politica del Comune"
Al tema della riqualificazione delle aree dismesse nel centro città, il circolo ambiente ribadisce che ciò che manca veramente è la regia politica da parte del Comune, preposto a disegnare il futuro della città:
"E' il Comune che doveva e deve dare le linee di sviluppo del recupero delle aree dismesse, secondo il principio primario dell'interesse collettivo. Invece qui si aspettano i progetti dei proprietari i quali, ovviamente, fanno i loro interessi immobiliari. Come ben si intuisce, questo primo progetto per l'ex Molino Mottana è pensato solo a uso e consumo degli interessi immobiliaristici, con la conseguenza che si rischia di snaturare il centro città. In definitiva, quella della riqualificazione delle aree dismesse di Erba rischia di essere davvero un'occasione persa, e questo a causa della manifesta incapacità politica della Giunta di Erba".