il saluto di colleghi e amministratori

La primaria saluta le storiche maestre Lucia e Gabriella dopo 35 e 34 anni

"Questa scuola è diventata una seconda casa", il commento delle insegnanti

La primaria saluta le storiche maestre Lucia e Gabriella dopo 35 e 34 anni
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La primaria «Francesco Anzani» di Alzate saluta le due storiche insegnanti Lucia Guidarini e Gabriella Federico: vanno in pensione dopo, rispettivamente, 35 e 34 anni. Le insegnanti, al termine dell’anno scolastico, hanno chiuso una carriera di 42 anni e sono pronte a godersi la meritata pensione.

Il ringraziamento del sindaco e degli amministratori

A salutarle e ringraziarle, lo scorso giovedì, gli amministratori: il sindaco Paolo Frigerio e il vice Massimo Gherbesi e l’assessore Luisa Mauri, con la consigliera Noemi Freddi; presente inoltre Giovanni Pontiggia, ex sindaco e presidente Bcc Brianza e Laghi.

Con un po’ di emozione, le insegnanti hanno steso un bilancio della carriera. Anni in cui, inevitabilmente, sono cambiate tante cose; ma anche in cui la «Anzani» è diventata una seconda casa. «In questi 35 anni, questa scuola è diventata per me una seconda casa - commenta Guidarini - Qui ho portato i miei figli: ho vissuto questa scuola da mamma e maestra. Ho visto tanti cambiamenti: l’esame di quinta, un momento significativo, quasi un “rito di iniziazione”... Se penso a questa carriera ringrazio il Signore tutti i giorni: mi ha dato modo di fare quello che volevo fare, di trovare la mia collocazione nel mondo, di contribuire al buon andamento della mia famiglia, non solo dal punto di vista economico. Nel fare un bilancio, penso a passato, presente e futuro: nel passato ho tanti ricordi meravigliosi. Ho incontrato tante colleghe da cui ho avuto tantissimo da imparare; ho collaborato con la parrocchia, i sindaci che si sono avvicendati... Le amministrazioni cambiavano ma noi stavamo sempre qua. Abbiamo firmato progetti, partecipato, animato, presentato, spettacoli di Natale... Sono tanti i ricordi belli. Quelli meno belli sono pochissimi: li ho messi in un cassetto e non li tirerò fuori mai più. Del presente mi porto la consapevolezza di avere dato, e preso, tutto quello che c'era: la gioia di avere collaborato 15 anni con una collega come Daniela senza un litigio, è stata per me un braccio destro; così come la maestra Simona, che vedevo meno ore ma con cui c’è stata una collaborazione preziosa. Il futuro lo vedo come una pagina bianca da scrivere: amo scrivere e spero di riempire tante pagine, godendo ogni attimo di questa vita bellissima. Auguro serene vacanze a tutti: le mie saranno lunghissime!».

Ricordi bellissimi anche per l’insegnante Gabriella: da 34 anni alla «Anzani». «Ho iniziato a Socco, poi un anno a Villa Romanò: sono arrivata ad Alzate nel 1991 e non mi sono più mossa - commenta - I primi due anni non insegnavo inglese, poi ho fatto la specializzazione in quegli anni e ho iniziato: sono stata una delle prime. Rimpiango un po’ la scuola di tanti anni fa: forse eravamo più giovani, avevamo più entusiasmo e i ricordi erano più belli e colorati, la scuola era in un momento diverso e si èprofondamente trasformata. Prima l’insegnante era più mamma, una figura più rispettata, ammirata e considerata. È cambiato tutto. Un altro cambiamento è nelle classi, allora più numerose. Tanti anni fa si facevano poi gli spettacoli di fine anno e gli esami finali. Mi mancheranno i bambini: sono come un elisir di giovinezza... Però c'è ancora tanto da riscrivere e reinventare: è giusto che lo facciano altri. Sono emozionata e grata delle parole sentite in questo momento: la scuola, che ho scelto per amore dei bambini, mi ha portato a sviluppare i miei talenti, a conservare ricordi stupendi. Sono rimasta in un posto dove c'è un pezzo di cuore, e dove ho portato i miei figli. Per me la scuola è stata fino all'ultimo la mia seconda casa e il mio primo amore. Cosa farò ora? Ho tanti progetti ed energie, posso accudire i miei genitori e fare tante cose. Auguro buona vita a tutti e buona continuazione».

Gli amministratori presenti hanno rivolto parole di stima e gratitudine alle insegnanti. «Sono emozionato nel fare gli onori dell’Amministrazione comunale e salutare due insegnanti  - ha esordito il sindaco - Che hanno terminato la loro esperienza dopo tanti anni. Avete costruito la prima fase educativa di centinaia di ragazzi e dovete esserne orgogliose. Esprimiamo gratitudine, con l'auspicio che chi continuerà lo farà sul solco che avete tracciato; e che questa nuova vita vi dia soddisfazioni. Porto i saluti dell’assessore Mariolina Sala, che oggi purtroppo non ha potuto essere presente».

«Ho vissuto questa scuola nella duplice veste di amministratore e genitore - ha aggiunto il vicesindaco Gherbesi - Anni di confronti, in cui queste maestre, determinate, ci hanno consentito di trovare una collaborazione che va oltre la scuola. Grazie a voi e a tutte le insegnanti. Buona vita a voi e buon lavoro alle insegnanti per il futuro».

«Ringrazio per questo invito: 35 anni fa accoglievo come sindaco le insegnanti in questa scuola - è intervenuto Pontiggia - E oggi le ringrazio: sono state le prime insegnanti dei miei figli, hanno lavorato con unico fine il bene dei ragazzi e della collettività. Questo oggi è un esempio eclatante di come si possa servire il paese. Ho omaggiato le insegnanti di un libro sul Giubileo in questo anno importante, perché immaginino il percorso di vita a cosa le ha portate».

Poi le parole di affetto e ringraziamento delle colleghe, lette dalla maestra Daniela. «Si sta per concludere un percorso importante nella vita della maestra Lucia: dopo anni di impegno chiude la sua carriera di insegnante. Un momento di ringraziamento per ciò che ha donato a chi ha avuto la fortuna di incontrarla. La sua passione, pazienza e dedizione hanno lasciato un’impronta indelebile nei suoi alunni e in tutti coloro che hanno condiviso con lei questo viaggio educativo. La sua presenza è stata un faro di saggezza, un esempio e una fonte di ispirazione e il suo impegno quotidiano e la capacità di affrontare ogni sfida hanno rappresentato un modello. Mentre si apre una nuova fase della sua vita le auguriamo di godere appieno ogni momento, coltivare le passioni e vivere con serenità e gioia. La sua mancanza a scuola sarà sentita, ma il suo insegnamento continuerà a vivere nei cuori di chi l’ha conosciuta: grazie per ciò che ha fatto e auguri

di una nuova avventura di serenità e soddisfazioni e nuove emozioni da affrontare con lo stesso entusiasmo che ha caratterizzato il suo lavoro».

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