Due arresti

Auto imbottita di droga e armi fermata in dogana

Sequestrati 18 panetti di cocaina, quattro pistole Glock,  sei caricatori e  cinquanta proiettili sfusi.

Auto imbottita di droga e armi fermata in dogana
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Auto imbottita di droga e armi fermata al valico di Brogeda, a Como.

Auto fermata dalla Guardia di finanza

Prosegue senza sosta l'attività dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e delle Fiamme gialle lariane lungo la linea di confine con la limitrofa Confederazione elvetica. Nella giornata di oggi, giovedì 19 giugno, al valico di Brogeda, nell’ambito delle quotidiane attività di contrasto ai traffici illeciti, sono stati sottoposti a controllo, in entrata Stato, due cittadini brasiliani a bordo di un’autovettura utilitaria con targa portoghese. Dopo aver fatto finta di non aver visto l’alt intimato dai finanzieri, i transitanti hanno palesato evidenti e ingiustificati segni di nervosismo nel rispondere alle domande di rito in ordine alla loro provenienza e al motivo del viaggio. Per tali motivi, i funzionari e i militari operanti hanno ritenuto opportuno approfondire il controllo sui due soggetti e i relativi bagagli, rivenendo, nella pochette in possesso del conducente, un documento d’identità ed una patente di guida italiani, visibilmente contraffatti, nonché, all’interno di uno zainetto, una bustina di plastica contenente una sostanza di colore rosa, risultata essere metanfetamina in polvere (per un peso di circa 6 grammi).

Il controllo della vettura

Alla luce degli elementi emersi e date le palesi incongruenze nelle dichiarazioni fornite, gli operanti hanno deciso di sottoporre anche l’utilitaria ad un più adeguato controllo tecnico, all’esito del quale sono stati scoperti, sotto il pianale dell’autovettura, due doppifondi contenenti: 18 panetti di sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso complessivo di oltre 18 chilogrammi,  quattro pistole Glock,  sei caricatori, di cui due comprensivi di colpi e  cinquanta proiettili sfusi.

L'arresto

I due sono stati posti in arresto e portati in carcere al Bassone. Si stima che la cocaina sequestrata, se fosse riuscita ad eludere i controlli al valico e immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare alla criminalità un illecito guadagno di circa ottocentomila euro. Al momento sono in corso le indagini. L’attività in questione, frutto del protocollo d’intesa sottoscritto ad aprile del 2023 fra l’Agenzia
delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza e di recente rinnovato, si inquadra nel più ampio e costante dispositivo di prevenzione attuato presso i valichi di confine, a presidio della legalità e per contrastare, in particolare, il fenomeno del traffico di contrabbando di armi e di stupefacenti.

 

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