La primaria saluta la maestra Eleonora dopo 27 anni
"Cosa mi mancherà di più? Sicuramente i bambini, avere a che fare con loro"

La primaria «Carlo Porta» saluta la maestra Eleonora Bosisio: andrà in pensione dopo 27 anni alla scuola di Lurago. L’insegnante ha terminato con la fine dell’anno scolastico il percorso da insegnante ma fino al 31 agosto continuerà a collaborare con il plesso luraghese in ambito amministrativo e in collaborazione con il dirigente scolastico.
Una carriera di 41 anni di insegnamento
Con la fine dell’anno, Bosisio chiude una carriera di quarantuno anni totali di insegnamento. «Ne ho trascorsi la maggior parte qui, a Lurago - commenta - Prima ho lavorato brevemente in un asilo nido, poi in alcuni plessi, anche in provincia di Milano. Ho sempre insegnato tutte le discipline: in particolare, per tanti anni sono stata insegnante prevalente, in due sezioni. Mi sono occupata per lo più dell’area umanistica: italiano, inglese, storia, ma anche arte e immagine...».
Bosisio è arrivata a Lurago il 1° settembre del 1998. Tante cose sono cambiate in ventisette anni... «Sicuramente gli studenti nell'arco degli anni sono cambiati parecchio: terminando cicli di cinque anni e poi ricominciando dalla prima, si notavano sempre differenze con le nuove generazioni - ancora Bosisio - Anche dopo tre anni, a volte notevoli. Penso che anche lo stile di insegnamento si debba adattare ed essere sempre flessibile alle nuove sfide. E’ importante aggiornarsi: non è un lavoro che si può improvvisare, bisogna studiare, adattarsi... Quest’anno ho fatto 56 ore di aggiornamento: ci sono continui cambiamenti legati alla valutazione, anche repentini, a volte anche in un quadrimestre. Poi i bambini: oggi, anche alla primaria, sono più preparati sul digitale, spesso purtroppo con tutti i rischi del caso. Ho affrontato tante sfide: una grande è stata quella del Covid - aggiunge - Ci siamo dovuti inventare un nuovo modo di insegnare: non avevamo grandissima conoscenza della tecnologia, ho dovuto studiare e anche sperimentare. Ho imparato tantissimo ma è stato molto duro e intenso. E’ stato difficile per bambini e famiglie, ma anche per noi insegnanti, e allo stesso tempo è stato una svolta anche a livello di conoscenze e apprendimento».
Cosa mancherà dopo la pensione? «Sicuramente la relazione con i bambini - risponde sicura - Caratterizza il nostro lavoro ed è uno degli aspetti migliori. A volte è complicato, ma poi si stabilisce un legame forte e questi bimbi li vediamo tante ore al giorno e in situazioni anche diverse. Mi mancheranno anche le relazioni con i colleghi: se si stabilisce un clima positivo con il team si deve sempre smussare e essere in grado di mediare. Ma dai colleghi e il confronto con loro ho tratto grande ricchezza: da ogni situazione si impara tanto e ogni confronto è stato uno stimolo».
Con il pensionamento, Bosisio potrà dedicarsi a tanti interessi. «Ho dedicato tanto tempo alla scuola: mi appassionava e spendevo tanto tempo libero anche per approfondimento e ricerca - spiega - mettendo inevitabilmente un pochino da parte i miei interessi. Ora mi piacerebbe fare tante cose: fare parte di un coro, seguire gruppi di lettura, avere più tempo per il movimento, l’attività sportiva, seguire attività ed eventi culturali. Ma anche dedicare più tempo alla mia famiglia».
Per salutare la collega, le insegnanti del plesso hanno preparato una festa a sorpresa. «Hanno lavorato in combutta con mio marito - scherza - C’erano i bambini, i ragazzi anche delle medie che erano miei alunni, i genitori... E’ stato emozionante: conservo bellissimi ricordi con tutti, anche con quelli detti “monelli”. Mi mancherà sicuramente avere a che fare con tutti loro».
Non resta che fare all’insegnante Bosisio i migliori auguri per l’inizio della sua nuova vita.
(Nella foto di copertina la maestra Eleonora Bosisio è la seconda da sinistra. Le altre, da sinistra: Sabrina Vergani; Ermelinda Spiniello e Alessandra Frigerio)