Infortuni mortali sul lavoro, le parole dei sindacati
Intervenuti Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.

Nella giornata di oggi, lunedì 23 giugno, due infortuni mortali in altrettante cave lombarde.
Infortuni mortali, coincidenza terribile
Si legge così nel comunicato stampa firmato congiuntamente da Feneal UIL, Filca Cisl e Fillea Cgil: “Terribile coincidenza nella mattinata di oggi, si sono verificati due infortuni mortali a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, in due cave, una a Botticino in provincia di Brescia e una a Faloppio in provincia di Como. Due lavoratori di 53 e 57 anni hanno perso la vita schiacciati da una lastra e da un masso. Per entrambi i casi non abbiamo ancora elementi certi sulle dinamiche degli infortuni, ATS e Carabinieri stanno accertando le cause.
A questi purtroppo si aggiunge un altro incidente avvenuto in ma nata a Lodi che ha coinvolto un geometra di 49 anni travolto da un rimorchio e attualmente in prognosi riservata”.
Cave ed edilizia, settori più esposti e a rischio
Il settore delle cave, come i cantieri edili, è uno dei settori più esposti e a rischio di infortuni. Gli incidenti avvengono spesso nelle cave più piccole, più isolate, a volte difficili anche da raggiungere per i soccorritori. È fondamentale garantire adeguata formazione ai lavoratori, evitare che i lavoratori operino da soli, aumentare i controlli per verificare le condizioni della cava ma anche dei macchinari e dei mezzi utilizzati per le lavorazioni, assicurandosi che la manutenzione sia costante in modo da poter operare sempre nella massima sicurezza e quando si riscontrano gravi irregolarità vanno sanzionate pesantemente. Alle condizioni di pericolo insite in certi tipi di lavorazioni si sommano in questo periodo dell’anno i fattori di rischio legati all’emergenza caldo. Come già fatto l’anno scorso senza essere ascoltati, anche quest’anno chiediamo a Regione Lombardia di emettere l’ordinanza che permette di bloccare le lavorazioni quando le temperature percepite superano i 35 gradi, sfruttando per i lavoratori la copertura della cassa integrazione per cause meteorologiche. I piani di prevenzione vanno bene, ma non sono assolutamente sufficien a garantire una reale e capillare tutela!”.
Investire in sicurezza per salvare vite
"Siamo stanchi di contare i morti sul lavoro in Lombardia, ogni volta tanto dolore e tanta rabbia, ogni volta esauriamo le parole! Nel 2024 abbiamo avuto 21 morti nel settore delle costruzioni e nel 2025 abbiamo già superato i 10 dall’inizio dell’anno, non è possibile continuare in questo modo! Le imprese devono capire che investire in sicurezza significa investire nella vita dei propri operai e nel futuro delle loro famiglie.
Le Segreterie lombarde di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil assieme a quelle di Brescia e Como esprimono tutto il loro cordoglio e la loro vicinanza alle famiglie delle vittime e si rendono fin da ora disponibili per qualsiasi tipo di assistenza”.