Evento

Villa Rizzoli ospita "Casa fuori casa", progetto di inclusione per le persone con disabilità

Un incontro con tutte le realtà coinvolte per presentare la fondazione voluta da Ripamonti per la figlia.

Villa Rizzoli ospita "Casa fuori casa", progetto di inclusione per le persone con disabilità
Pubblicato:

Un'idea che può essere d'ispirazione per altre famiglie

Grande partecipazione nella splendida location canzese

Si chiama "Casa fuori casa" il progetto presentato a Villa Rizzoli, a Canzo, dall'omonima fondazione che avrà come sede l'ex oasi monastica curata fino al 2018 da don Ezio Brambilla. Un luogo che ospiterà quattro persone con disabilità tra cui Carmen, figlia del fondatore Giovanni Ripamonti. In tanti hanno voluto essere presenti per supportare questa ambiziosa idea: dall'assessore regionale Alessandro Fermi, ai consiglieri Marisa Cesana, Angelo Orsenigo e Gigliola Spelzini, fino a numerosi sindaci e realtà associative del territorio. A portare il proprio saluto con un videomessaggio anche il Ministro per la Disabilità, Alessandra Locatelli, e l'assessore regionale Elena Lucchini. L'organizzazione dell'evento è stata di Canzo oltre le vetrine: l'associazione dei commercianti canzesi, guidata da Emanuele Zappalà, si è presa a cuore il progetto.

La struttura si autofinanzia con l'affittacamere

La grande novità di questo progetto di coabitazione, utile per garantire un futuro di autonomia e stabilità a persone con disabilità, è la possibilità di auto sostenibilità grazie all'idea imprenditoriale di affittacamere al primo piano della stessa struttura che accoglierà i ragazzi. Inoltre, l'obiettivo è anche quello di promuovere attività formative, ludico-ricreative e culturali per coinvolgere bambini, teenager e giovani dell'intera comunità. Un vero e proprio progetto di inclusione sociale.

Nascono già collaborazioni con il territorio

A parlare a nome di Ripamonti, è stata - oltre alla vicepresidente Daniela CottaSilvia Ripamonti figlia di Giovanni e sorella di Carmen:

"E' veramente bello percepire la potenza di quanto si sta creando. Qualcosa che nasce da un'esigenza personale che diventa, però, qualcosa di condiviso: da un problema a cui non si è cercato tanto di trovare una soluzione, quanto di creare un circolo virtuoso di energia. E' grandioso scoprire come attraverso le difficoltà si possano apire così tante collaborazioni".

Come quella, per esempio, con la Cumpagnia di Nost: "Casa fuori casa", infatti, collaborerà all'organizzazione della Biofera di settembre.

Il presidente Ripamonti con la figlia Silvia, la vicepresidente Cotta e Greta Iottini, amministratrice