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Il Comprensivo saluta quattro figure storiche: andranno in pensione

Le scuole di Arosio, di Inverigo e Villa Romanò hanno ringraziato e festeggiato le dipendenti

Il Comprensivo saluta quattro figure storiche: andranno in pensione
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Con la fine dell’anno scolastico, l’Istituto Comprensivo di Inverigo saluta quattro figure storiche: le collaboratrici scolastiche Michela Pressamariti, che lavorava alla primaria di Villa Romanò, e Grazia Melfi, per vent’anni alla secondaria «Filippo Meda», l'assistente amministrativa Patrizia Consuelo Curioli e Pierangela Redaelli, insegnante al plesso di Arosio.

A Villa Romanò va in pensione la collaboratrice scolastica

«I bambini mi rimarranno nel cuore, ma mi mancherà tutto». Michela Pressamariti, collaboratrice scolastica alla primaria di Villa Romanò (nella foto), è ormai prossima alla pensione, ma non dimenticherà facilmente l’ambiente in cui ha vissuto per oltre vent’anni.
«Sono arrivata a Inverigo nel 2000 e nel 2003 mi sono spostata alla primaria di Villa Romanò. Mi sono sempre rapportata con l’utenza esterna con garbo ed educazione, i bambini mi hanno regalato grandi gioie. Con i colleghi, il personale docenti ho avuto sempre un dialogo rispettoso. Mi sento quasi triste, non ho ancora bene realizzato che andrò in pensione».
La pensione le permetterà di dedicarsi ai tanti hobby. «Ho dovuto lasciare delle passioni in disparte per dare priorità alla famiglia e al lavoro. Penso alla cucina, al ballo, alla lettura. Ho un nipotino di un anno, potrò sicuramente dedicargli attenzione. E allo stesso modo non mi pare vero che a settembre potrò andare al mare». Ciò che le mancherà di più? I bambini. «Gli abbracci e i sorrisi dei bambini. Con tutti ho instaurato un rapporto bellissimo. I bimbi ti cercano, hanno bisogno di te e sanno regalarti emozioni straordinarie. Ho festeggiato con loro l’ultimo giorno di scuola, poi il 20 giugno con le maestre e le colleghe: il Comprensivo è stata una grande famiglia, non ho nessun rammarico, tornerò sicuramente a trovare tutti».

La "Filippo Meda" saluta una collaboratrice e l'assistente amministrativa

Patrizia Consuelo Curioli, assistente amministrativo., lascia la secondaria «Filippo Meda» dopo venticinque anni. «Ho lavorato nella segreteria del Comprensivo dal 2000, da quando c’è stato il ridimensionamento dei comprensivi - esordisce Curioli - Ho seguito il personale docenti e il personale Ata nella segreteria della scuola secondaria di primo grado. Negli anni ho visto passare cinque dirigenti, ma siamo sempre stati una grande famiglia - prosegue - abbiamo creato un ambiente familiare, con grande spirito di collaborazione, anche se negli anni le mansioni sono sempre cresciute.
E in pensione a cosa si dedicherà? «Sono nonna da due mesi, potrò dedicarmi alla mia nipotina, avrà la priorità, come la mia famiglia - spiega - Ma non ho ancora realizzato cosa farò, anche perché comunque la pensione sarà ufficiale dal 1 settembre. L’ambiente sicuramente mi mancherà, ma tornerò a scuola per trovare i colleghi e il personale. Abito a Inverigo e mi risulta decisamente semplice. Anche perché non si possono cancellare anni e anni di lavoro insieme».

Grazia Melfi, collaboratrice scolastica alla scuola secondaria di primo grado «Filippo Meda», lascia la scuola inverighese dopo ben vent’anni. «Prima ho lavorato quattro anni a Lurago e poi un anno nel Comprensivo, ma alla scuola Don Gnocchi. Da venti sono alla secondaria di primo grado - spiega - Vado in pensione a malincuore, perché adoro il mio lavoro. Ho instaurato un rapporto meraviglioso con i ragazzi, i docenti e i colleghi. So che non saranno solo loro a mancare a me, ma anche io mancherò a loro. Ho sempre lavorato in un ambiente sano, con uno spirito familiare e dove il rispetto l’ha sempre fatta da padrone. Tornerò sicuramente a scuola a trovare colleghi e docenti per portare loro un saluto».
La pensione sarà occasione per dedicarsi alla famiglia: «Mi dedicherò un po’ di più alla famiglia, a fare la nonna e a fare escursioni con mio marito. Lui è appassionato di viaggi, ma io ho paura di nave e aereo, per cui non potremo fare troppi spostamenti. In più penso che mi iscriverò in palestra, è qualcosa che ho sempre voluto fare, ma non ho mai avuto tempo a disposizione».
Anche Melfi, insieme a Curioli, è stata festeggiata nel pomeriggio di venerdì 27 a scuola con docenti e colleghi.

 

Ad Arosio, lascia l'insegnante Radaelli

Pierangela Radaelli lavora da quarant’anni come insegnante alla scuola di Arosio, afferente al comprensivo di Inverigo. «Sono stata docente di ruolo per 42 anni e da quaranta ho insegnato ad Arosio - spiega - Sono stata maestra di generazioni: alcuni ex alunni sono stati genitori di nuovi alunni. Mi sono sempre trovata bene, con le colleghe si è instaurato anche un rapporto extra scolastico. Abbiamo sempre cercato di collaborare, accettando i difetti delle altre, per il bene dei bambini: se manca questo filo conduttore, allora diventa un problema».
Tante cose sono cambiate in 40 anni. «E’ cambiata la società, così come i bambini e le famiglie - commenta - Se però non si ha passione è difficile fare questo mestiere. Tramite accordo interno al Pim viene deciso su cosa un insegnante deve dedicarsi. Solitamente alternavamo ogni cinque anni matematica-italiano e area antropologica».
Cosa farà in futuro? «A settembre probabilmente realizzerò meglio, quando non verrò chiamata per il collegio docenti. A quel punto mi renderò conto che è finita. Ed è giusto così, il divario generazionale stava diventando troppo grande. Adesso potrò prendermi più cura di mia madre, che ha 89 anni, ma potrei anche decidere di dedicarmi al volontariato. Non faccio programmi».