Epilessie rare, lo studio di Villa Santa Maria presentato al Congresso Europeo di Neurologia Pediatrica
L’indagine ha coinvolto un campione di 17 bambini affetti da epilessie rare e encefalopatie epilettiche dello sviluppo

Epilessie rare, lo studio realizzato dall'Istituto Villa Santa Maria di Tavernerio presentato al 16° Congresso della Società Europea di Neurologia Pediatrica (EPNS), che si è svolto dall’8 al 12 luglio a Monaco di Baviera, in Germania.
L’indagine ha coinvolto un campione di 17 bambini
L’utilizzo dell’impianto di stimolazione del nervo vago (VNS) può rappresentare una soluzione efficace anche nei casi di pazienti affetti da malattie rare caratterizzate da epilessia farmacoresistente. Sono questi i risultati che emergono dallo studio condotto a Villa Santa Maria, Centro Multiservizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e presentato in forma di poster scientifico in occasione del 16° Congresso della Società Europea di Neurologia Pediatrica.
L’indagine, che ha coinvolto un campione di 17 bambini affetti da epilessie rare e encefalopatie epilettiche dello sviluppo, ha riguardato pazienti che non avevano risposto ad almeno due trattamenti con farmaci anti-epilettici. Lo studio, che è stato condotto in collaborazione con la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza e l’Azienda Ospedale Università Padova, è uno dei pochissimi condotti a livello internazionale su questa tipologia di pazienti pediatrici e ha mostrato una riduzione significativa della frequenza e della gravità delle crisi epilettiche.
Un risultato peraltro confermato dal questionario sugli esiti clinici dell’impianto di stimolazione del nervo vago che ha consentito di raccogliere le testimonianze di genitori e caregiver, offrendo una prospettiva inedita per questo genere di indagini. I risultati della survey integrata nello studio confermano infatti i risultati clinici, segnalando un miglioramento della qualità della vita, una riduzione del carico assistenziale e una generale soddisfazione nei confronti di questo approccio.
“Lo studio suggerisce che l’impianto di stimolazione del nervo vago, già approvato come trattamento adiuvante nelle epilessie resistenti ai farmaci, è efficace anche in pazienti pediatrici affetti da malattie rare e che pertanto potrebbe essere introdotto in fase precoce anche nei pazienti con epilessie rare non correlate a malformazioni cerebrali o canalopatie”, spiega il dottor Daniele Grioni, Medico specializzato in Neuropsichiatria Infantile ed Epilettologo, responsabile dell'Ambulatorio di epilettologia e neuromodulazione di Villa Santa Maria, che ha curato l’indagine in collaborazione con la dottoressa Delia Dunca, Medico Chirurgo Specialista in Pediatria e Neurologia Pediatrica e Vice Direttore Sanitario del Centro. “In questi casi la terapia VNS può colmare un vuoto terapeutico oggi ancora troppo spesso ignorato”.
(Nella foto di copertina il dottor Daniele Grioni, Medico specializzato in Neuropsichiatria Infantile ed Epilettologo, responsabile dell'Ambulatorio di epilettologia e neuromodulazione di Villa Santa Maria)