Polizia di stato

Commemorato il brigadiere Carluccio, diede la vita per il suo dovere

La cerimonia nella mattina di oggi, martedì 15 luglio.

Commemorato il brigadiere Carluccio, diede la vita per il suo dovere
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Il brigadiere Luigi Carluccio è stato ricordato oggi. Cadde in servizio il 15 luglio 1981 mentre tentava di disinnescare un ordigno esplosivo in viale Lecco.

Memoria al brigadiere Carluccio

La Polizia di Stato di Como, nella mattina di oggi, martedì 15 luglio, ha commemorato in una cerimonia organizzata dall’Amministrazione comunale di Como, il brigadiere della PS Luigi Carluccio, caduto in servizio il 15 luglio 1981 mentre tentava di disinnescare un ordigno esplosivo in viale Lecco. Si è quindi celebrata la santa messa nella basilica di San Fedele a Como alla presenza del Sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, onorevole Nicola Molteni, del prefetto della Provincia di Como Corrado Conforto Galli, del questore di Como Marco Calì, del sindaco Alessandro Rapinese e delle principali autorità militari e civili della città. Presenza speciale, il figlio del brigadiere, Alessandro, anche lui poliziotto con il grado di vicesovrintendente, che al giorno d’oggi è perfettamente equiparato al grado che aveva il suo papà nel 1981. Alessandro, come ha già fatto in precedenza, ha raggiunto Como assieme alla sua famiglia, segno di amicizia e riconoscenza verso la città e verso la Questura di Como in particolare.

In quella notte drammatica, non esitò

Successivamente la cerimonia si è spostata presso il monumento intitolato a Luigi Carluccio e sito nei giardini tra viale Lecco e via Dante Alighieri, dove il questore di Como Marco Calì ha voluto esprimere la vicinanza e l’importanza di dover ricordare, sempre, il sacrificio del brigadiere della P.S.

"[…] Oggi ci ritroviamo qui, uniti nel ricordo e nella gratitudine, per onorare la memoria del brigadiere Luigi Carluccio, caduto in servizio la notte del 15 luglio del 1981 mentre tentava di disinnescare l’ennesimo ordigno esplosivo, vigliaccamente piazzato nel cuore della città di Como. In quella notte drammatica, segnata dalla violenza e dal terrore, Carluccio non esitò. Con coraggio, competenza e senso del dovere affrontò il pericolo consapevole dei rischi, mosso da un solo obiettivo: svolgere il proprio dovere a tutela della collettività, senza titubanza e sino in fondo. Il suo gesto non fu solo un atto di servizio, ma un esempio altissimo di altruismo e dedizione allo Stato. Luigi Carluccio era si, un uomo dello Stato, ma prima ancora era un uomo tra gli uomini. Un marito, un padre, un collega stimato. La sua perdita ha lasciato un vuoto profondo ma il suo sacrificio ha acceso una luce perpetua che ancora oggi ci guida. È la luce del dovere, della responsabilità, del coraggio silenzioso di chi ogni giorno indossa una divisa per garantire la sicurezza di tutti noi.

A distanza di quarantaquattro anni, il suo nome continua a vivere nella memoria della città di Como, nelle istituzioni che rappresentiamo e nei cuori di chi crede nella giustizia e nella libertà.  Allora oggi, mentre deponiamo una corona in suo onore, non celebriamo solo un eroe ma celebriamo un esempio ricordando che la pace e la sicurezza di cui godiamo sono frutto anche di sacrifici come il suo e del lavoro instancabile e continuo di tante donne e uomini della Polizia di Stato e di tutte le Forze dell’Ordine che, specie in un momento difficile come questo che stiamo vivendo, dove rigurgiti di antisistema piuttosto che superficiali parole di ingratitudine, ovvero minacce o reazioni violente verso chi indossa  una divisa sono ormai all’ordine del giorno, a maggior ragione garantiscono l’equilibrio democratico del nostro paese. Impegniamoci dunque, ciascuno nel suo ruolo dunque a costruire e onorare ogni giorno quei valori per cui Luigi Carluccio ha dato la sua vita e che abbiamo il dovere di difendere e trasferire alla nostra comunità.

Sarà sempre un mio preciso dovere onorare la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la collettività e contribuire alla diffusione di valori di lealtà, coraggio, dedizione ed onore che erano profondamente incarnati nel brigadiere Carluccio, medaglia d’oro al merito civile conferitogli alla memoria, non solo come un riconoscimento formale, ma come simbolo indelebile di un’eredità morale che impegna tutti noi. Luigi Carluccio non è scomparso ma vive nel ricordo di chi resta e vivrà sempre nel cuore della comunità comasca che non dimentica... […]”.

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