Croce Rossa: perquisizioni nelle abitazioni di chi si occupava della distribuzione di alimenti
Secondo quanto risulta, a casa di alcune persone sarebbero stati trovati dei pacchi alimentari

Perquisizioni nella abitazioni di chi si occupava della distribuzione di alimenti per Croce Rossa Cantù. I controlli, portati avanti dai Carabinieri della Compagnia di Cantù, sono scattati oggi, mercoledì 16 luglio 2025.
Croce Rossa: perquisizioni nelle abitazioni di chi si occupava della distribuzione di alimenti
L'operazione dei militari ha l'obiettivo di verificare la presenza all'interno delle case di prodotti che dovrebbero invece essere all'interno dei magazzini del Comitato canturino per poi essere distribuiti alle famiglie bisognose. Secondo quanto risulta, a casa di alcune persone che erano all'interno di Croce rossa e si occupavano della distruzione, sarebbero stati trovati alcuni pacchi alimentari.
Lo scorso venerdì il commissariamento
Come raccontato sulle pagine del Giornale di Cantù, lo scorso venerdì il Consiglio direttivo nazionale di Croce Rossa ha fatto pervenire al comitato locale il provvedimento, con il quale ha disposto di commissariare la Croce Rossa di Cantù "per sei mesi e comunque - si legge nel documento - fino al completo superamento delle criticità". La delibera precisa anche quali siano le criticità che hanno portato al pesante provvedimento. Alla base c’è la relazione a firma del presidente regionale Lombardia di Croce Rossa del 3 luglio, nella quale si fa riferimento alle «gravi e reiterate anomalie inerenti alla gestione dei viveri dell’Area Inclusione Sociale del Comitato Cri di Cantù». Il riferimento è ai controlli dei Nas nei magazzini del comitato locale della Cri - in via Alciato, Puecher, a Cascina Amata e nel macello comunale in via Tripoli - avvenuti martedì 3 giugno. I quattro depositi sono utilizzati soprattutto per la conservazione dei generi alimentari, che i volontari distribuiscono poi alle famiglie del territorio in difficoltà economica su indicazione dell’ufficio Servizi sociali del Comune. A seguito dei controlli sono state individuate delle irregolarità circa la conservazione dei cibi e delle irregolarità amministrative, per le quali la Cri di Cantù ha ricevuto delle sanzioni.
Di conseguenza, si legge ancora nel documento, «tenuto conto che l’associazione ha un interesse pubblico ed è tenuta a operare nel pieno rispetto della legge, regolamenti interni, principi umanitari, standard etici e organizzativi», il direttivo nazionale ha evidenziato come le «gravi irregolarità accertate presso il Comitato di Cantù ledono l’immagine, la credibilità e l’integrità dell’associazione, compromettendo la fiducia della cittadinanza, delle istituzioni e dei beneficiari». Lo stesso direttivo nazionale ha poi evidenziato come il «permanere delle anomalie segnalate, nonostante le ripetute richieste e formali solleciti sia da parte del personale volontario del Comitato stesso sia del Comitato regionale Cri Lombardia, dimostra una persistente e ingiustificabile inadempienza da parte della governance del Comitato Cri di Cantù, incompatibile con i doveri statutari e la missione umanitaria dello stesso». L’accusa mossa al comitato canturina è poi quella di «inazione a fronte di accertate violazioni sanitarie, regolamentari e amministrative», costituendo «un grave pregiudizio per la tutela dei beni, dell’onorabilità e del buon funzionamento del Comitato stesso».
Da qui la necessità, secondo il direttivo nazionale, di procedere alla nomina di un commissario «per garantire l’immediato ripristino della legalità, della trasparenza e della piena conformità operativa del Comitato Cri di Cantù alle norme dell’associazione e all’ordinamento vigente». Il provvedimento ha fatto decadere seduta stante il presidente delle Cri Cantù Giorgio Speziali, il suo consiglio e tutti i delegati. Lo stesso direttivo nazionale ha nominato come commissario Massimo Farinella, che in Cri Cantù è da 26 anni e che nelle ultime elezioni del maggio 2024 era stato candidato a presidente perdendo per un voto. «La prima cosa che ho iniziato a fare subito è stato guardare da vicino la situazione del comitato sia dal punto di vista economico, sia da quello operativo - ha dichiarato il neo commissario - Purtroppo all’interno della Croce Rossa di Cantù le criticità negli ultimi mesi sono aumentate. La mia priorità è quella di ricompattare il comitato e di farvi tornare diversi volontari, che negli ultimi tempi si sono allontanati».