Il ricordo dei politici per Gianfranco Miglio
A ventiquattro anni dalla sua morte è stato celebrato da molti esponenti della Lega. Non senza polemiche contro il sindaco di Adro che ha tolto l'intitolazione dalla facciata della scuola che portava il suo nome

Tra i primi a farne memoria è stato il canturino Nicola Molteni
Un uomo che ha fatto la storia del partito
Ieri, domenica 10 agosto, è stato ricordato il ventiquattresimo anniversario dalla scomparsa di Gianfranco Miglio, padre del federalismo contemporaneo. Sono state molte le parole espresse da esponenti della Lega per celebrare un uomo che ha fatto la storia del partito.
"Un grande comasco e arguto scienziato della politica"
Tra i primi a celebrare Miglio è stato il Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Nicola Molteni. Il politico di Cantù lo ha definito un grande comasco:
"Un pensiero e un ricordo nel 24esimo anniversario dalla scomparsa di un grande comasco, arguto scienziato della politica come Gianfranco Miglio. Un raffinato pensatore e storico della politica, padre del federalismo contemporaneo, politologo e giurista di altissimo livello, ideologo della Lega nei primi anni 90. I suoi scritti e il suo pensiero, a distanza di anni, rimangono ancora oggi attuali, simbolo e guida di un percorso di autonomia, di federalismo e di identità dei nostri territori sempre vivo nelle nostre comunità e nelle nostre coscienze. Nessuno sfregio alla dignità e all’onore operato da qualche amministrazione ‘ideologicamente orientata’ ne può ledere la grandezza storica, politica e umana".
Dure le critiche di Zoffili al sindaco di Adro
Non è mancato il riferimento a quanto compiuto dal primo cittadino di Andro, che ha cancellato il nome di Miglio dalla facciata della scuola a lui intitolata. Critiche le parole del deputato erbese Eugenio Zoffili, vicepresidente dell’assemblea parlamentare Osce e capogruppo della Lega Salvini Premier in Commissione Difesa:
"Il sindaco di sinistra di Adro non solo offende la memoria di un grande uomo, padre del Federalismo, ma dimostra di non conoscere la storia e di avere paura delle idee. Interverrò in Aula, alla Camera dei Deputati, per denunciare questo vergognoso sopruso ideologico. Il professor Miglio, che ho avuto l'onore di conoscere e che ricordo con affetto, merita rispetto, non censura: il sindaco di Adro chieda scusa e torni subito sui suoi passi".