Don Ferdinando (Pax Christi) liberato, la gioia del sindaco comasco
"La sua voce, il suo impegno e la sua presenza sono un faro per chi crede in un mondo più giusto e non violento"

Il sacerdote era stato fermato all'aeroporto di Tel Aviv mentre si recava in pellegrinaggio a Gerusalemme, vietandogli l'ingresso in Israele
Un instancabile costruttore di pace
Non nasconde la sua gioia Serena Arrighi, sindaco di Lurate Caccivio, che ha espresso sui social solidarietà a don Ferdinando Capovilla, il sacerdote bloccato all'aeroporto di Tel Aviv in Israele, plaudendo alla sua liberazione e definendolo "instancabile costruttore di pace".
La sua voce e il suo impegno sono un faro per chi crede in un mondo più giusto
Serena Arrighi ha affidato al suo profilo Facebook le parole dedicate a don Ferdinando:
"Sono immensamente felice per la liberazione di don Ferdinando Capovilla. La sua voce, il suo impegno e la sua presenza sono un faro per chi crede in un mondo più giusto e non violento. Che il suo esempio ci ricordi che la pace non è un sogno ingenuo, ma una strada possibile, che si costruisce giorno dopo giorno, parola dopo parola, gesto dopo gesto".

Ospite proprio a Lurate Caccivio lo scorso 5 luglio
E' sempre il primo cittadino luratese a ricordare come don Ferdinando sia stato ospite in paese poche settimane fa. Era arrivato lo scorso 5 luglio per una mattinata interamente dedicata alla pace, all’ascolto e al dialogo:
"Sapere che ora è libero, dopo momenti difficili e di apprensione trascorsi a Tel Aviv, riempie il cuore di gratitudine e sollievo. A lui va tutta la mia vicinanza, solidarietà e stima".

Si occupa della campagna "Ponti e non muri"
Don Ferdinando Capovilla è un sacerdote componente di Pax Christi che si occupa della campagna "Ponti e non muri" contro il muro che divide la Cisgiordania da Israele. E' autore del libro edito da la Meridiana "Sotto il cielo di Gaza".