Calcio - Serie A

Fabregas presenta Fiorentina-Como: “Servirà una grande partita”

Il tecnico dei lariani ha presentato la gara del "Franchi" oggi pomeriggio al centro sportivo di Mozzate.

Fabregas presenta Fiorentina-Como: “Servirà una grande partita”

Le parole di mister Cesc Fabregas in conferenza stampa prima di Fiorentina-Como: “Quest’anno la viola è una squadra diversa”.

Fabregas vuole tornare a vincere, ma per farlo “servirà una grande partita”

Nel pomeriggio di oggi, venerdì 19 settembre, l’allenatore del Como 1907 Cesc Fabregas ha parlato in conferenza stampa prima di Fiorentina-Como, gara valevole per la quarta giornata del campionato di Serie A, in programma domenica 21 alle 18 allo stadio “Franchi” di Firenze.
Diversi i temi toccati: ecco le sue parole.

SUL GIOCO DELLA FIORENTINA
È una Fiorentina un po’ diversa, ma con giocatori di tanta esperienza, fisicità e struttura importante. Fanno una grande fase offensiva e dietro hanno gente con tanta esperienza: le fasce con Dodo e Gosens sono di un livello alto. Se vogliamo vincere a Firenze dobbiamo fare una grande partita.

SULL’IMPORTANZA DI MORATA
E’ un giocatore che ha fatto uno sforzo importante per venire qua, un giocatore di grande livello e che ha mostrato tanto in Italia. Poi è in una nuova squadra, ma lui lo vedo molto bene quando si allena e anche quando è entrato con Lazio e Sudtirol. Ha fatto cose positive per la squadra. Il tempo che è stato in campo, 65 minuti, ha fatto ciò che noi cercavamo. In questo senso sono molto contento. Deve crescere a livello fisico e nel capire cosa vogliamo fare a livello di gioco e difensivamente. Si è visto con Douvikas: non è lo stesso giocatore di quando è arrivato, in un mese è diventato quello che volevamo. Tutti abbiamo un processo che si deve accettare e capire: alcuni sono veloci e altri tardano un po’ di più, ma Alvaro farà bene.

SUL POSSIBILE IMPIEGO DI DIEGO CARLOS E SUL CENTROCAMPO TITOLARE
Come al solito non posso dire nomi precisi: non dico la formazione fino all’ultimo momento per mantenere la tensione. Diego Carlos se la giocherà con Goldaniga, sicuro. A centrocampo l’altro giorno non abbiamo fatto un gran primo tempo, ma lì in mezzo mi piace la connessione Sergi RobertoPerrone o anche Da Cunha-Perrone: dipende da cosa l’altra squadra propone. Se sono più diretti, se ti pressano di più, tutte queste cose le valutiamo. Abbiamo tanta diversità di profili, devo essere bravo a capire qual è la coppia più giusta. Mi piace però perché tutti possono giocare l’uno con l’altro: difficile fare la scelta quando c’è tanta qualità, ma mi piace.

SULLA DIFFICOLTA’ NEL TROVARE GIOVANI TALENTI ITALIANI: PIOLI DICE CHE NON E’ VERO CHE NON CE NE SONO
Io parlo di talento giovane, non in generale. Pioli è l’allenatore della Fiorentina, una delle 6-7 più forti d’Italia: io parlavo di Serie B e C, di poter portare qua gente giovane. Kean è un attaccante da 50 milioni, Fagioli giocava alla Juventus. Io volevo dare un altro messaggio. Io parlavo di talenti italiani della Primavera: sono preparati ad andare in Serie A? Per il nostro gioco io non li ho trovati. Speriamo che il Como continui a crescere e diventi una squadra molto forte in futuro. I giocatori italiani della Fiorentina sono molto forti e sono già affermati ed esperti: io parlavo di 20-23 anni.

SULLE POSSIBILI CONTROMOSSE A UN EVENTUALE ACCERCHIAMENTO DI NICO PAZ
Se mi chiedi chi volesse che Messi toccasse la palla al Barcellona: nessuno. Io non voglio che Kean tocchi la palla, ad esempio, è un giocatore top: ha gol,ha un potenziale enorme e tanta qualità. Però questa è una cosa positiva per Nico, ogni volta succederà di più: l’ho detto anche l’anno scorso che adesso ci guardano in una maniera diversa. È un’altra sfida: ci guardano con altri occhi e dobbiamo alzare il livello tutti insieme.

SU KUHN
Non lo paragonerei a Strefezza, ma ha molta conduzione, è elettrico. È arrivato con un fastidio al tendine, non si trovava bene, lui però vuole sempre dimostrare di più e faceva fatica a correre bene. Lo abbiamo fermato e ora si sta ritrovando. Lo avevamo individuato già ai tempi della Serie B. Legge molto bene gli spazi, ha mobilità e energia. Può migliorare, per essere sempre in movimento, però piano piano. Crescerà di più. Può giocare a destra e a sinistra, può giocare trequartista e giocare dentro, su questo ho cambiato idea

SULLA FISICITA’ DELLA FIORENTINA
La si potrà vincere solo giocando la nostra partita e facendo il nostro gioco. Vediamo se verranno a pressare o meno, bisogna vedere. Ma noi dobbiamo essere noi. Alcune volte la palla entra e altre no, è vero la squadra avversaria è molto fisica e strutturata, però anche l’anno scorso con CaqueretDa CunhaPerrone abbiamo fatto una grandissima partita. Noi dobbiamo essere bravi a gestire la palla, a fare il nostro gioco e dopo vincere i duelli.

LE SCELTE CON LA FIORENTINA POTRANNO POI INFLUENZARE QUELLE DI COPPA ITALIA?
Giocheranno tutti, noi abbiamo fatto una squadra simile di livello, possono fare tutti bene. Da oggi se non succede niente di strano penso di fare un cambiamento importante per mercoledì. Per opportunità, energia, fiducia, perché tutti mi dimostrano che meritano di giocare.

SU STREFEZZA, CHE HA FATTO L’ESORDIO IN CHAMPIONS
ho parlato con lui dopo la partita E gli ho fatto i complimenti. Ho visto la partita qui a Mozzate: un’emozione per la sua famiglia e per me. Si vedeva che era emozionato: i miei giocatori è come se fossero della mia famiglia. Seguo tutti e provo a parlare con tutti, anche chi è in Serie B, e mi sento molto contento quando fanno molto bene. Se conosci la storia di Strefezza e la sua carriera, fare il debutto in Champions è emozionante. La gente deve sapere che non c’è niente di impossibile nella vita. Quando c’è grande mentalità e disciplina, quando si impara dall’errore, le cose arrivano. Niente è impossibile.

SULLA PRESENZA DI GUDMUNDSSON
La sua presenza o meno cambia tatticamente, altrimenti ci saranno un play e due mezzali. Niente di che però: tatticamente noi dobbiamo essere bravi a fare la partita, penso che siamo pronti e vediamo come va domenica.

SU DIAO E VAN DER BREMPT
Van der Brempt sta andando bene, sta migliorando, penso che tra 2 settimane sarà con noi. Diao va più lento, io sono il primo a non prendere nessun rischio, preferisco 3-4 settimane dopo ma che ritorni al 100% perché è un’arma molto importante per noi con tutte queste squadre che ti vengono a prendere. E segna. Deve essere importante per noi la seconda parte di stagione: Dobbiamo accompagnarlo. Van Der Brempt può tornare anche prima della sosta, contro Atalanta o Cremonese.

SULLA DIFESA SUGLI ANGOLI
C’è disposizione e dipende dalla partita e dai giocatori in campo. Ci sono giocatori più alti o meno, Kuhn e Caqueret ad esempio sono fisicamente più bassi e si gestiscono in maniera diversa.

SULLA PARTITA COL GENOA
Penso che quando sei a due metri dalla porta a portiere battuto e il portiere è più morto che vivo bisogna fare gol. Lì cambia tutto. Ma non mi fa arrabbiare. Lì è colpa nostra, non si può dire che non si arrivi nell’area avversaria però. Siamo una squadra che vuole sempre aggredire in avanti, un po’ per colpa mia, e bisogna dire ad una persona che se siamo in dieci serve calma. In quel momento serve un blocco basso e andare da lato a lato, trovare la soluzione e non regalarla. Solo il Milan non ha lasciato calciare in porta finora. Quest’anno la difesa sta facendo molto bene, stiamo concedendo molto poco, anche se dobbiamo migliorare su rimessa laterale e qualcuno dorme un po’ dopo un fallo.