Salviamo il Monte San Primo sarà in audizione presso le commissioni Territorio e Ambiente del Consiglio regionale della Lombardia, per ribadire la propria contrarietà all’individuazione di un’area sciabile in località San Primo, sulle pendici dell’omonima montagna del Triangolo lariano
Il coordinamento sostiene l’assurdità del progetto
A seguito della richiesta dello scorso luglio, i presidenti delle commissioni regionali V e VI (Territorio e Ambiente, che per l’occasione si riuniranno in seduta congiunta) hanno accolto l’istanza avanzata dal coordinamento Salviamo il Monte San Primo di discutere del progetto di riqualificazione dell’area del San Primo, che prevede in particolare la sistemazione delle piste da sci con innevamento artificiale. Lo faranno il prossimo 15 ottobre.
Le considerazioni – più volte ribadite da parte del Coordinamento – sostengono l’assurdità del progetto, portato avanti dalla Comunità montana Triangolo lariano e dal Comune di Bellagio. Il progetto prevede infatti di riattivare gli impianti sciistici a bassa quota, ovvero tra i 1.100 e i 1.300 metri di altitudine, utilizzando circa la metà del totale dei fondi pubblici stanziati, pari a oltre 5 milioni di euro, di cui oltre 1 milione messi a disposizione dalla stessa Regione Lombardia.
Verranno ribaditi gli elementi di criticità
In audizione, i rappresentanti del coordinamento – formato da 39 associazioni – ribadiranno gli elementi di criticità del progetto, ricordando che è la stessa Regione Lombardia – con una delibera del 2016 – ad aver dichiarato che “allo stato attuale, … gli scenari climatici tenderebbero a escludere che impianti con prevalente sviluppo al di sotto dei 1.500 metri possano rivelarsi economicamente fruttuosi. Stante le attuali conoscenze e i dati di proiezione a disposizione, tali impianti, se anche risultassero economicamente produttivi nel breve periodo, diventerebbero inservibili su un orizzonte temporale medio-lungo (2030-2050)“.
Anche Arpa Lombardia – ente di riferimento ambientale della stessa Regione – in occasione di una recente audizione in Consiglio Regionale sul cambiamento climatico, ha avuto modo di attestare che “l’aumento delle temperature comporta una riduzione delle nevicate nevose al di sotto dei 2000 metri“.
Il coordinamento ambientalista chiederà quindi che la Regione esprima parere negativo sul progetto di individuazione di un’area sciabile sul Monte San Primo, stante l’orientamento della stessa Regione indirizzato a ritenere inservibili e antieconomici gli impianti sotto i 1500 metri.
“Presenteremo le nostre proposte alternative”
A spiegare la questione sono i rappresentanti del coordinamento:
“Si ricorda che il progetto OltreLario è promosso dalla Comunità montana Triangolo lariano e dal Comune di Bellagio, attraverso l’utilizzo di fondi totalmente pubblici. Dei 5 milioni disponibili, una quota di oltre 2 milioni è riconducibile a interventi dedicati alla riattivazione di una stazione sciistica a bassa quota (1200 metri) non a caso dismessa già da una decina di anni, proprio a causa della mancanza di neve sul monte San Primo. Ringraziamo i Presidenti e i membri delle Commissioni regionali per averci accordato l’audizione il prossimo 15 ottobre. Per noi sarà l’occasione, dopo 3 anni di vertenza, di ribadire e documentare le criticità del progetto che riguarda il San Primo. Ma sarà anche l’occasione per presentare le nostre proposte alternative, tese a tutelare il Monte San Primo, un territorio che racchiude peculiari valenze ambientali e paesaggistiche, tanto che per la montagna si potrebbe procedere con l’istituzione di un Parco“.