Anche quest’anno torna “Pensiero d’Autunno”, giunto alla sua quinta edizione. L’iniziativa nasce dalla volontà di creare un legame tra la comunità e i ragazzi ricoverati a La Nostra Famiglia di Bosisio Parini.
Cosa si può donare ai bambini
“Anche quest’anno l’iniziativa è organizzata dall’associazione giovanile CIVICO 1 STAFF, con l’idea di mettere a disposizione giovani che fanno qualcosa di bello per altri giovani” spiega Gaia Gilardi, presidente del sodalizio.
Come nelle precedenti edizioni i doni, che devono essere nuovi, sono stati divisi in categorie, in accordo con La Nostra Famiglia, per rispondere al meglio alle esigenze dei ragazzi. Le categorie sono: indumenti (magliette, felpe, biancheria intima…), prodotti per l’igiene personale (Shampoo, sapone, creme per il corpo…), cancelleria (pennarelli, matite, pastelli, album da disegno, quaderni…), bolle di sapone (semplici e versatili).
“Anche quest’anno l’evento è patrocinato da molti comuni del territorio, per la prima volta non solo dell’area dell’Oggionese ma anche altri comuni della provincia di Lecco” spiega Francesca Maggi, madrina dell’iniziativa. “Pensiero d’Autunno si conferma dunque un momento di condivisione e unione, che va ben oltre l’appartenenza politica. Un’iniziativa capace di unire al solo scopo di regalare momenti di gioia a bambini che stanno vivendo momenti di difficoltà”.
Come contribuire
Per donare si dovranno portare i “pensieri” negli uffici dei comuni che hanno patrocinato l’iniziativa: c’è tempo fino al 4 novembre. Ma non solo, perché quest’anno come punti di ritiro si aggiungono alcune attività commerciali del Lecchese.
I comuni patrocinanti sono Barzago, Bosisio Parini, Cesana B.za, Colle B.za, Costa Masnaga, Dolzago, Ello, Garbagnate Monastero, Molteno, Nibionno, Oggiono, Rogeno, Sirone. Per il primo anno: Calolziocorte, Cassago, Olgiate Molgora e Varenna (nei loro orari di apertura o su loro indicazione specifica).
La prima edizione nacque in periodo di pandemia, quando andando incontro all’inverno le attività da fare all’aperto erano ridotte. “La raccolta di doni diventava quindi un momento importante di condivisione e di svago per ragazzi e bambini che vivono momenti di difficoltà” ha spiegato Andrea Colombo, allora sindaco di Bosisio Parini.