Tutto pronto per domenica 19 ottobre: alla mensa di via Sant’Arialdo a Cucciago arriva la Festa della terza età, dalle 12.30. Un appuntamento consueto per la comunità, che celebra i propri anziani.
Torna la Festa della terza età
Domenica 19 ottobre il salone della mensa di Cucciago ospiterà la Festa della terza età. Ultimi giorni per iscriversi: potranno partecipare tutti coloro che hanno compiuto i 65 anni d’età. Per confermare la propria presenza è necessario recarsi all’ufficio anagrafe durante l’orario d’apertura. A gestire l’organizzazione dell’evento è stato l’assessore ai Servizi alla persona, Francesco Paglione. «Come sempre – ha esordito – la festa si terrà nella terza domenica di ottobre. Inizieremo con l’aperitivo offerto dall’associazione “Amici del Portico”». Spazio poi al discorso del sindaco Enrico Molteni. In seguito, sarà la volta di passare ai piatti. «Il pranzo – ha specificato Paglione – è offerto da Cirfood, l’azienda con cui abbiamo l’accordo per la mensa. “Associazione Paganoni” si occuperà di caffé e sorbetteria». Dopo il dolce sarà il momento della convivialità. Via quindi alla tombolata, con l’Amministrazione che si sposterà tra i tavoli per scambiare qualche parola con i presenti.
Due novità per quest’anno
Paglione ha detto: «Ci teniamo. Spesso gli anziani passano la domenica da soli. Ci fa piacere che sia una giornata in compagnia». Quest’anno l’Amministrazione ha introdotto due novità. Sarà messo a disposizione delle persone con disabilità un servizio di navetta gratuito. Inoltre, sono state coinvolte persone provenienti da diverse nazioni: Senegal, Filippine e Cuba. Paglione ha commentato: «Si tratta dell’occasione per un’amalgama delle varie culture presenti sul territorio». Mediamente i partecipanti sono circa 150, un dato che anche quest’anno dovrebbe essere rispettato. Paglione ha concluso: «Per noi non ha importanza l’età anagrafica, ma il bagaglio di ricordi ed esperienze, personali e di comunità. Per questo il coinvolgimento della terza età è importante: per ciò che ci restituiscono rendendoci partecipi del loro percorso».