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Diego Pleuteri è il nuovo direttore artistico junior del Teatro Stabile di Torino

Affiancherà il direttore artistico Valerio Binasco

Diego Pleuteri è il nuovo direttore artistico junior del Teatro Stabile di Torino

Diego Pleuteri è il primo Direttore Artistico junior del Teatro Stabile di Torino. Proprio il giovane, 26 anni, famiglia di Anzano del Parco, è stato nominato lo scorso 13 ottobre dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione del Teatro Stabile di Torino.

“Vorrei portare un cambio generazionale”

Pleuteri affiancherà il direttore artistico Valerio Binasco nello sviluppo della programmazione dedicata alla ricerca di nuovi artisti nazionali e internazionali e nuovi spettacoli da proporre al pubblico, con attenzione ai talenti emergenti e ai nuovi linguaggi.

Un importante traguardo per il giovane, diplomato alla Scuola per Attori del TST e già da quest’anno drammaturgo residente. «Il mio sogno di gioventù era fare l’attore – spiega Pleuteri – Ho fatto dei corsi di recitazione e fin da piccolo mi sono innamorato del teatro. Frequentare una scuola da attore è stato importantissimo per “indagare” il palcoscenico: ho potuto conoscere il mondo del Teatro Stabile di Torino, diventato una seconda casa per me. Credo che un artista abbia nel suo percorso tante case, ma la mia principale formazione artistica è stata qua. Ho poi cominciato a scrivere e ho incontrato Leonardo Lidi, direttore didattico della scuola di Torino, che ha subito creduto in me, anche come autore».
La nomina di Pleuteri è arrivata in ottemperanza al Decreto Ministeriale 463 del 23 dicembre 2024. Un incarico che gli permetterà di portare un importante ricambio generazionale. «Sono cresciuto con artisti giovani e vedo molti spettacoli di colleghi giovani – spiega – Vorrei continuare a studiare il panorama dei nuovi artisti e il mio obbiettivo è portare un cambio generazionale, un’apertura di visione e dare spazio alle nuove generazioni». Un altro obbiettivo di Pleuteri è rendere il teatro «sempre più un luogo di pensiero – sottolinea – Sarebbe bello anche portare in Italia qualche nuovo nome. All’estero, spesso, ho notato come a teatro si crei un momento comunitario: un luogo dove, oltre all’evento, c’è uno spazio di incontro e dialogo costante. Credo che in Italia ci sia grande ricchezza: bisogna trovarla, darle spazio».
Proprio questo vuole essere l’obbiettivo di Pleuteri: «C’è una bellissima citazione de “Le città invisibili” di Italo Calvino, “L’inferno dei viventi, non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Sento che questo può essere il compito del teatro – ancora Pleuteri – E che questa frase mi potrà guidare: cercare di dare spazio a persone ed esperienze perché possano fiorire e dare qualcosa». Un lavoro che mirerà a rendere il teatro un luogo «di tutti». «Sto lavorando a una rassegna incentrata sulle nuove generazioni – aggiunge – Sarà di talenti under 35 ma è indirizzata, come ogni forma d’arte che si chiami tale, a tutti».

“Saprà infondere nuove energie al nostro teatro”

Con la nomina di Pleuteri a direttore artistico junior del Teatro Stabile si completa il direttivo composto dal direttore generale Filippo Fonsatti e dal direttore artistico Valerio Binasco. «Il Consiglio di Amministrazione è particolarmente lieto di annunciare la nomina di Diego Pleuteri nel ruolo di direttore artistico junior – ha dichiarato il presidente della Fondazione Alessandro Bianchi – La sua giovane età e il suo fecondo talento, di cui ha già dato prova in numerose produzioni di successo, sapranno infondere energie nuove alla nostra progettualità e potranno contribuire a connettere ancor più saldamente il TST con le giovani generazioni di artisti e di spettatori. A lui vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte mia, dei direttori Binasco e Fonsatti che hanno proposto la sua candidatura, del Consiglio di Amministrazione e di tutto il nostro Teatro».