Il fatto

Zoffili preso a sassate da spacciatori: “Non mi spavento, continuerò a lottare con forza”

L'aggressione è avvenuta a Dorio durante una giornata di pulizia nei boschi organizzata dalle Amministrazioni comunali per riportare decoro in quell'area.

Zoffili preso a sassate da spacciatori: “Non mi spavento, continuerò a lottare con forza”

L’operazione era stata coordinata in concerto con un gruppo di volontari e la Polizia locale per cercare di ripulire le località tra Colico e Piantedo in cui si verificano molti episodi legati a spaccio di stupefacenti

L’aggressione nei boschi tra le province di Lecco e Sondrio

Lo scorso 18 ottobre, a Dorio, il capogruppo della Lega Salvini Premier in commissione Difesa alla Camera dei Deputati Eugenio Zoffili, che è anche vicepresidente dell’assemblea parlamentare Osce, è stato minacciato e aggredito con grosse pietre mentre – insieme a un gruppo di volontari e alla Polizia locale – stava procedendo a una giornata di pulizia nei boschi organizzata dalle Amministrazioni comunali di Colico e Piantedo. Un luogo, quello dei boschi tra le province di Lecco e Sondrio, che è teatro di continui episodi di spaccio di stupefacenti.

Smantellati bivacchi e rinvenuto anche un coltello

Durante le attività di pulizia i presenti hanno rinvenuto e smantellato numerosi bivacchi, rimuovendo materassi, teli e altro materiale utilizzato per realizzare dei giacigli. Tra gli oggetti rinvenuti, anche un coltello e strumenti per confezionare dosi e consumare droga. Volontari e forze dell’ordine hanno assistito in diretta a diversi episodi di spaccio e a Dorio, vicino a Colico, sono stati ripetutamente minacciati e presi a sassate con grosse pietre da spacciatori extracomunitari che erano nascosti nel bosco. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Sul posto sono poi intervenute tre pattuglie dei Carabinieri e sei militari. Un irregolare straniero è stato fermato e portato in caserma per accertamenti.

“Tornerò al fianco dei volontari: tolleranza zero contro i venditori di morte”

E’ lo stesso Eugenio Zoffili, che è anche consigliere comunale a Erba, a raccontare l’accaduto:

Dopo aver incontrato, ad agosto, il sindaco di Colico e il comandante della Polizia locale, avevo presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, chiedendo un immediato potenziamento delle risorse umane, tecniche e operative a disposizione delle Forze dell’Ordine per contrastare efficacemente il traffico di sostanze stupefacenti. Alla mia interrogazione è seguito un serio e concreto impegno da parte della Prefettura, per il quale ringrazio personalmente il Prefetto Paolo Giuseppe Alfredo Ponta e il Sottosegretario di Stato all’Interno Nicola Molteni, che si è sviluppato in numerose operazioni ad “alto impatto” che hanno portato allo smantellamento di diversi accampamenti e al recupero di armi, denaro e ingenti quantitativi di droga.
Quanto accaduto non mi spaventa certo, ma mi dà anzi ancora più motivazione per continuare con forza la lotta, a tolleranza zero, contro questi venditori di morte. Tornerò presto al fianco dei volontari – che ringrazio di cuore per il coraggio e lo spirito di servizio nei confronti della propria comunità – per proseguire nella pulizia dei boschi, fino a quando non saranno assicurati definitivamente alla giustizia tutti gli spacciatori, restituendo questi spazi ai cittadini di Colico, di Piantedo, Dorio e dei comuni limitrofi. Lo Stato c’è!“.

La solidarietà del sottosegretario Molteni

A esprimere solidarietà al deputato Zoffili è il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni:

A Zoffili esprimo la mia piena solidarietà per la vile aggressione subita nei boschi di Colico mentre, insieme ai volontari, era impegnato nelle attività di pulizia nelle aree boschive. La lotta a pusher e spacciatori è una priorità assoluta del Ministero dell’Interno e sta dando, anche a Lecco come a Como e Varese, risultati importanti e concreti. Continuerà senza sosta, con determinazione e fermezza, per restituire sicurezza e legalità ai nostri territori. Sarò in Prefettura e in Questura a Lecco per un incontro con le autorità locali, per fare il punto sulla sicurezza e sul contrasto allo spaccio nei boschi e nelle aree sensibili della provincia“.