La presa di posizione

Basta alluvioni, il sindaco: “Servono subito delle opere”

Il Comune di Mariano ha inviato ai Comuni del bacino dei torrenti Tarò, Terrò, Certosa e Roggia Vecchia, una proposta di mozione per chiedere a Regione Lombardia di accelerare i tempi sugli interventi previsti entro il 31 dicembre 2028

Basta alluvioni, il sindaco: “Servono subito delle opere”

Il Comune di Mariano Comense chiede a Regione Lombardia di utilizzare 15 milioni di euro già stanziati ma mai spesi per prevenire le alluvioni e mettere in sicurezza un territorio che ancora sta facendo la conta dei danni dopo il maltempo del 22 settembre.

Basta alluvioni, il sindaco: “Servono subito delle opere”

«Il termine dei lavori è previsto per il 2028, vista l’urgenza non possiamo aspettare così tanto», ha detto il sindaco, Giovanni Alberti. Dopo un incontro con il primo cittadino di Meda, lunedì 3 novembre Alberti ha inviato una pec a tutti i sindaci interessati dal bacino dei torrenti Tarò, Terò, Certosa e Roggia Vecchia. La richiesta è di portare in tutti i Consigli comunali dei Comuni coinvolti (Brenna, Figino Serenza, Novedrate, Capiago Intimiano, Cantù, Cabiate, Carugo, Arosio, Albavilla, Albese con Cassano, Alzate Brianza, Cesano Maderno, Giussano, Inverigo, Montorfano, Orsenigo e Seveso) una mozione all’interno della quale si chiede un’accelerazione sui tempi di realizzazione delle vasche di laminazione che erano previste a Mariano, ad Alzate Brianza e altre opere idrauliche.

«Durante l’ultima alluvione Meda e Cabiate hanno subito i maggiori danni, ma questa è una conseguenza del percorso che il Terrò e la Roggia fanno sul territorio dei 20 Comuni che sono già parte di uno studio idrogeologico del 2018, trasmesso a Regione nel 2019», ha spiegato. Mariano negli anni ha lavorato in autonomia, facendo interventi di protezione spondale e investendo ben 3 milioni di euro. Il sindaco però ha allargato lo sguardo: «Le opere hanno aiutato la città durante l’ultima alluvione, ma serve una visione comune e solidaristica per non andare a penalizzare gli altri Comuni, che rischiano di subire danni peggiori come è successo a Meda e Cabiate di recente».

Il commissario straordinario

All’interno della mozione si chiede anche la nomina di un commissario straordinario con poteri per agire in una situazione di urgenza. «Non stiamo più parlando di eventi eccezionali, ma ormai abituali. Ecco perché a nostro parere servono una scossa e una visione di gruppo, indipendentemente dal colore politico». La mozione propone anche una revisione dello studio idraulico datato 2018 per capire se con il passare degli anni siano emerse nuove criticità a cui far fronte.
A Mariano il documento è già stato firmato da tutti i capigruppo, compresi quelli di opposizione, e arriverà nel prossimo Consiglio comunale di lunedì 24 novembre. Dopo l’approvazione nelle aule consiliari, ciascun Comune dovrà rimandare la mozione al Comune di Meda, che farà da collettore per rispedire tutto in Regione Lombardia. «Spendiamo velocemente questi soldi e spendiamoli bene per mettere in sicurezza tutti i nostri cittadini», ha concluso.

Approvato lo stato di emergenza

Intanto, la scorsa settimana, il Consiglio dei ministri ha approvato lo stato di emergenza e stanziato 10 milioni di euro per supportare i Comuni colpiti dal maltempo dal 10 al 13 settembre nel territorio della provincia di Como e dal 22 al 27 settembre sia in provincia di Como che per Monza e Brianza (si attende ora l’elenco completo degli aventi diritto).