L'evento

“30 senza lode” inaugurata tra emozioni e applausi

Al centro dell'attenzione i giovani e le loro fragilità e richieste di aiuto, interpretate da artisti di Como e Varese.

“30 senza lode” inaugurata tra emozioni e applausi
Una mostra doppiamente virtuosa: “30 senza lode”, a Olgiate Comasco, mette in connessione i giovani e le loro fragilità con la sensibilità di  30 artisti di Como e Varese.

La mostra

Con la mostra “30 senza lode” la cooperativa sociale Agorà 97 celebra i trent’anni di attività della comunità psichiatrica residenziale a media intensità assistenziale “Casa 4 Venti” di Valmorea. L’esposizione, aperta sino al prossimo 16 novembre al centro congressi Medioevo, sublima un progetto voluto da Agorà 97 per focalizzare l’attenzione proprio sul concetto di imperfezione, sul valore di sentirsi accolti anche quando non si è performanti.

L’inaugurazione

Sabato 8 novembre, alle 10, l’inaugurazione nella cornice del Medioevo, dopo i saluti del sindaco di Olgiate Comasco, Simone Moretti, e della prima cittadina di Lurate Caccivio, Serena Arrighi. Insieme a Sergio Besseghini, presidente di Agorà 97, la Commissione Salute mentale della stessa cooperativa sociale: Mauro Settegrani, Luca Catelli, Alessandra Bernasconi, Gabriele Casati (curatore della mostra) e Rita Ghilotti. La Commissione si ritrova mensilmente e riflette su quali possono essere le azioni per per creare sensibilità sul territorio rispetto ai temi della salute mentale. “Siamo andati a Trieste, abbiamo parlato coi collaboratori di Basaglia – precisa Besseghini – Lo scorso anno abbiamo portato proprio a Olgiate Comasco una mostra fotografica di Gin Angri – “Donne cancellate” – che rappresentava in particolar modo la condizione delle internate nel manicomio del San Martino di Como, chiuso a cavallo tra il 1999 e il 2000. Ci ha colpito, quella mostra, perché in un passaggio è stato raccontato che molte delle persone ricoverate a San Martino scrivevano delle lettere ai propri familiari, ma quelle lettere non sono mai arrivate a destinazione. Lettere fermate e conservate nell’archivio dell’ospedale psichiatrico. Ci ha colpito tutta questa sofferenza espressa in quelle lettere. Come Commissione ci siamo chiesti come dare continuità a quei pensieri, a quella sofferenza… Ci siamo risposti che, oggi, la necessità più importante è quella legata ai giovani, che vivono esperienze di sofferenza, un disagio. Questa sensazione è stata confermata dal rapporto Censis del 2022: il tema giovanile, rispetto alla salute mentale, è emergenziale. Dopo il Covid, situazioni di solitudine, isolamento, anche depressione e anche di autolesionismo è molto aumentato percentualmente”.

Le testimonianze

Luca Catelli ha sottolineato un errore di partenza, che ha rivelato sorprendente empatia: “Abbiamo pensato che per arrivare ai ragazzi servisse qualcosa di multimediale, in realtà il “pezzo” grosso delle storie dei giovani l’abbiamo raccolto grazie al rapporto umano, negli incontri con loro”. Rita Ghilotti: “All’interno della nostra comunità “4 Venti” facciamo tantissime attività artistiche. Io ricordo sempre che un nostro ospite ci ha parlato del suo disagio non a parole ma attraverso dei disegni. Ecco perché, con la mostra “30 e lode”, abbiamo voluto unire l’aspetto del disagio e dell’arte”. Mauro Settegrani ha messo l’accento sui linguaggi dell’arte e della musica. I nostri laboratori sono sempre molto espressivi e i nostri ragazzi hanno proprio voluto confrontarsi col territorio”. Gabriele Casati: “Con la mostra abbiamo voluto far passare questo messaggio: della salute mentale si può parlare. L’idea non è quella di parlare di patologie e situazioni gravi, ma di quelle più semplici e che – per vergogna o perché non si sa con chi parlarne – non si affrontano”.

Il metodo alla base della mostra

“Alcuni professionisti della salute mentale, di Agorà 97, si stanno impegnando da più di un anno nella realizzazione del progetto e della mostra “30 senza lode” – aggiunge il presidente Besseghini –  Abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi, che vivono nei contesti di socializzazione dei nostri territori – oratori, gruppi giovanili, associazioni sportive – di dare un loro contributo attraverso il racconto scritto di una loro storia, di una loro sofferenza, di una loro richiesta di aiuto. Sempre in anonimato. Abbiamo poi affidato queste storie a 30 artisti di Como e Varese, che hanno tradotto in opera d’arte i contenuti dei racconti. Siamo molto contenti del risultato della mostra: emerge il tema che anche l’imperfezione è utile, vale la pena di essere vissuta. Oggi il tema del giudizio, soprattutto nei giovani, pesa negativamente. Attraverso la mostra vogliamo dare fiducia a tutti i i giovani, evidenziando che è possibile vivere in un contesto accogliente anche se non si è al 100% delle nostre possibilità”.

Gli artisti

L’elenco degli artisti: Fabio Nicora, Guendalina Testoni, Silvia Di Pasquale, Donatella Fini, Vittorio Mottin, Donatella Vanoni, Alison Fottrell, Nataliye Taskenko, Arianna Coduri, Roberto “Grafite” Gennaro, Germano Bordoli, Luca Brunelli, Massimo Larese, Laura Uboldi, Fabrizio Bellanca, Laure Josephine Fabiola Marino, Samuele Arcangioli, Vittorio D’Ambros, Arlenys Romero, Alessia Ranghetti, Ilaria Peiti, Matilde Cammarota, Dario Luzzani, Monica Rossi, Giovanni Lamanna, Maria Grazia Focanti, Samantha Righetto, Maurizio Oleari, Federica Croci e Maria Brescancin.

Le aperture e due serate speciali

La mostra, al Medioevo di via Lucini 2, è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 18, con ingresso gratuito, e due aperture serali straordinarie. Lunedì, alle 20.30, per l’incontro “Sport e salute mentale: una partita da giocare insieme”, con la partecipazione di figure importanti del mondo sportivo: Pietro Vierchowod, Silvano Fontolan, Enrico Todesco, Fabrizio Della Fiori e lo psicologo Mattia Belluzzi, referente per il settore giovanile del Como 1907. L’incontro sarà arricchito da un intervento della Briantea84, che promuove lo sport come risorsa anche per le persone con problematiche psichiche. Giovedì 13 novembre, alle 20.30: “Sogno o son desto?”, una serata dedicata ai giovani, in collaborazione con Lumilhub. Un momento informale per ascoltare desideri, idee, sogni e inquietudini delle nuove generazioni, offrendo uno spazio reale di confronto, parola e costruzione.