La cooperativa sociale

Penna Nera in festa per il 40° anniversario

Per l'occasione è stato distribuito il libro celebrativo realizzato dal Giornale di Cantù grazie al prezioso contributo di diversi sponsor

Penna Nera in festa per il 40° anniversario

“Ci sono luoghi che non ti chiedono di essere perfetto, ma di scoprire ogni giorno chi sei”. Con questo spirito la cooperativa sociale Penna Nera di Mariano Comense, ieri, domenica 16 novembre 2025, ha festeggiato il suo 40° anniversario di fondazione.

La storia della cooperativa

Tutto nacque grazie all’iniziativa del Gruppo Alpini di Mariano Comense, in particolare dal capogruppo Luigi Ghislanzoni, che accolse un’importante segnalazione da parte degli enti ecclesiastici locali e del prevosto, don Giuseppe Tagliabue, che mise a disposizione un vecchio stabile dell’oratorio femminile in via Garibaldi. L’obiettivo? Promuovere l’attività formativa per persone disabili e dar loro il gusto della vita sociale. A prendere in mano le redini del progetto fu Gianfranco Castoldi che restò presidente per ben 33 anni, fino all’arrivo del suo successore, Adalberto Mosca. Oggi Penna Nera può contare su Centro socio educativo, servizio diurno frequentato da 30 persone nella struttura di via Garibaldi, sulla Comunità alloggio residenziale, in via Santo Stefano, che al momento ospita 9 persone, e l’Area clinica, un ambulatorio specializzato in Neuropsichiatria infantile.

Il libro celebrativo e lo sguardo verso il futuro

“La celebrazione rappresenta un’opportunità per riflettere sul nostro presente e sul nostro futuro – ha spiegato Mosca, aprendo la giornata di celebrazioni, che è andata in scena in via D’Adda – Tuttavia, oggi non possiamo fare a meno di volgere lo sguardo indietro a quel novembre di quarant’anni fa, quando, con la fondazione di una cooperativa come la nostra si stava colmato una lacuna non limitata solo al mondo della disabilità, ma che coinvolgeva più ampiamente il tessuto della vita sociale”.

I veri protagonisti della giornata sono stati gli utenti, che sono intervenuti raccontando cosa rappresenta per loro Penna Nera, hanno servito l’aperitivo (preparato da loro stessi) agli ospiti e nel pomeriggio sono saliti sul palco per uno spettacolo. “A tutti loro, attuali frequentatori della Penna Nera, abbiamo deciso di dare voce perché raccontassero la nostra realtà, quando il Giornale di Cantù ci ha proposto di realizzare un libro celebrativo per il nostro quarantesimo anniversario. Colgo l’occasione per esprimere un sentito ringraziamento al Giornale di Cantù per il prezioso supporto, sia nella pubblicazione che nell’attivazione delle sponsorizzazioni da parte di diverse aziende del territorio. Nel libro trovano spazio le testimonianze di utenti, familiari, operatori, volontari, soci e amministratori, tutti concordi nel sottolineare l’importanza di questo anniversario come un’occasione per fare il punto della situazione, analizzare i progetti in corso e verificare se stiamo realmente rispondendo alle aspettative degli utenti. Sono stati però proprio gli utenti ad andare oltre, superando il semplice giudizio sulle attuali modalità con cui cerchiamo di promuovere la loro integrazione nella vita sociale. Hanno infatti sottolineato con forza il desiderio di essere coinvolti attivamente nei processi decisionali che riguardano il loro futuro. L’impegno dei nostri educatori è già da tempo indirizzato secondo questo desiderio di scegliere come vivere la propria vita, come previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e trova oggi anche una risposta dal punto di vista normativo e istituzionale, con decreti legislativi che hanno come fulcro il progetto di vita”. Il libro è poi stato distribuito a tutti i presenti insieme a una copia del Giornale di Cantù.

La lettera del ministro Locatelli

La ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli non ha potuto essere presente alla cerimonia, ma sarà in Penna Nera il 5 dicembre per una visita. In Sala San Carlo è stato letta la sua lettera di auguri, pubblicata all’interno del libro. “La strada è tracciata e dobbiamo continuare a lavorare insieme, come fate anche voi, per sburocratizzare, semplificare e migliorare la qualità di vita di ogni persona, nella consapevolezza che se valorizziamo i talenti e le competenze di ciascuno le nostre comunità diventano più forti e coese e cresce tutto il Paese. È questa la grande sfida che ci attende: dobbiamo offrire occasioni, dare opportunità e ribaltare il paradigma perché ogni persona ha il suo valore che può mettere a disposizione degli altri”.

Gli interventi

“Siete stati capaci di creare una famiglia nelle famiglie”, ha detto il primo cittadino, Giovanni Alberti, ringraziando la cooperativa per il lavoro, fondamentale per il territorio. L’alpino Longhi ha poi ricordato come la scelta di guidare Penna Nera sia ricaduta su Castoldi, un volto conosciuto e stimato in città. “Se i miei nonni fossero ancora in vita sarebbero stati sicuramente qui – ha aggiunto Sofia Castoldi, nipote del fondatore Gianfranco – Il nonno è stato un precursore rispetto ai suoi tempi e ha saputo guardare al futuro”. Don Elio Prada, invece, si è concentrato sui concetti di memoria e ricordo per celebrare il 40°. “Qui c’è una comunità che cresce all’interno della comunità di Mariano”, ha concluso Angelo Porro, presidente della Bcc.