Torna l’appuntamento dedicato ai giovani: “Amaro Teologico” invita al terzo incontro a Olgiate Comasco.
Incontri, ospiti di spessore e riflessioni
Anche quest’anno sono tornati gli incontri denominati “Amaro Teologico”, il percorso di catechesi per i giovani. L’appuntamento è nel salone dell’Oratorio che non c’è di Olgiate Comasco per un momento di testimonianza e di confronto su temi di attualità e fede, stimolati da ospiti sempre diversi.
Il prossimo appuntamento
Il terzo e ultimo appuntamento, per questo primo ciclo di incontri, si terrà mercoledì 26 novembre, come di norma alle 21 nel salone
sul retro della chiesa parrocchiale. Don Angelo Riva sarà l’ospite della serata, titolo dell’incontro: “A nudo: amore, corpo, desiderio”. Giovani del vicariato invitati a partecipare alla serata.
Opportunità significativa
“Per il momento hanno avuto luogo i primi due appuntamenti, entrambi interessanti, ma molto diversi fra loro – sottolinea Giulia Grisetti, giovane della parrocchia di Olgiate Comasco – Mercoledì 29 ottobre, Matteo Valli, amministratore delegato della tintoria tessile Iltep, ha condotto un incontro calato nel mondo del lavoro e nello specifico contesto della propria azienda. La discussione si è incentrata sulle dinamiche relazionali dei dipendenti e sull’importanza di puntare alla creazione di un’azienda giovane. Infatti, la sfida di questo imprenditore è stata quella di formare da zero tanti ragazzi e, nel frattempo, lavorare sull’accettazione di figure giovani da parte dei dipendenti storici. Nel suo progetto non manca una certa dose di coraggio nella scelta di dare fiducia ai ragazzi. La seconda serata, invece, si è incentrata sulla sorprendente figura di Madeleine Delbrêl, donna di fede che ha dedicato la sua attività di assistente sociale ai quartieri poveri di Parigi. Scelta di vita coraggiosa in particolare per una donna del suo tempo, Madeleine decise di vivere in una casa condivisa da altre donne che, come lei, avevano scelto di servire Dio da laiche e nel lavoro. Il professor Sergio Di Benedetto, ci ha parlato di lei attraverso gli scritti che ha lasciato e le sue poesie. Esempio di vita quotidiana e di vicinanza alla marginalità, le sue parole ci hanno interrogato sul nostro rapporto con Dio. L’invito che ci rivolge è al contempo semplice, ma non scontato: abituare lo sguardo a intravedere la presenza di Dio nei piccoli e grandi ostacoli della quotidianità”.