Il riconoscimento

Il paese ringrazia le storiche maestre

"Un gesto che ci ha fatto sentire parte di una comunità che non dimentica", hanno dichiarato

Il paese ringrazia le storiche maestre

C’è un filo che unisce le sette maestre della scuola primaria Stanislao Zanolli di Novedrate: un filo fatto di vite donate all’educazione, di mattine uguali e diversissime, di bambini diventati adulti e poi genitori, di una comunità che non dimentica.
Quel filo è diventato visibile durante la cerimonia con cui l’Amministrazione comunale ha consegnato alle insegnanti la Medaglia di Novedrate e una pergamena, un riconoscimento semplice e profondo per dire grazie a chi ha custodito la scuola per decenni.

Il ricordo di Anna Bianchi

A questo omaggio pubblico si affiancano le loro voci, ricche di ricordi, aneddoti e emozioni che raccontano il cuore di una professione.
Anna Bianchi, 63 anni, ha trascorso ben 42 anni nella scuola novedratese:

«Il plesso è stato la mia casa, mi mancheranno gli abbracci del mattino».

Tra i ricordi più intensi, il 2020, epoca Covid: il lancio del grembiule in videoconferenza con i suoi alunni di quinta in occasione della fine della scuola. Racconta:

«Non sono riuscita a trattenere la commozione».

Un’emozione che si rinnova ogni volta che incontra ex alunni ormai adulti, tornati a scuola per accompagnare i propri figli. Oggi guarda alla pensione con serenità: sogna più tempo per i viaggi in moto e il mare e spera di poter ancora affiancare qualche giovane collega.

Mariagrazia Crotti: “A scuola come a una festa”

Mariagrazia Crotti, 66 anni, anche lei 42 anni passati a scuola, attraversa quarant’anni di riforme e generazioni in una frase:

«Vado a scuola come a una festa, con tante idee dentro la testa, ogni giorno si ricomincia con un’idea di scorta». Una dichiarazione d’amore per un mestiere vissuto con entusiasmo e creatività, mentre vive una pensione attiva, tra affetti e letture.

Franca Margotta, da 12 anni a Novedrate

Franca Margotta, 65 anni, dodici anni a Novedrate, conserva un ricordo che dice tutto sul rapporto con gli alunni:

«Durante una malattia seria, tutti gli alunni vennero a trovarmi a casa. Mi hanno fatto sentire vicina a loro non solo come insegnante».

Una vicinanza che non si interrompe, nemmeno fuori dalle aule.

Ester Colaizzo, dall’Abruzzo

Arrivata dall’Abruzzo nel 1970 «per caso», Ester Colaizzo, 75 anni, ha lavorato più di vent’anni nella scuola novedratese. Ricorda con affetto alcuni alunni speciali, come quello che «per non annoiarsi si dondolava col banco senza mai cadere».
Oggi si dedica ai nipoti e guarda con lucidità alla scuola di oggi:

«Educare tra mille distrazioni è faticoso, ma l’insegnante resta un esempio importante».

Fortunata Marelli e il suo “chilometro a piedi”

Fortunata Marelli, 82 anni, 18 di insegnamento, porta con sé una scuola pratica e viva:

«Quando passò un gregge uscimmo tutti a vederlo».

Celebre il suo «chilometro a piedi» fino alla Cascinetta per spiegare i metri e i decametri con il podometro. Oggi ama leggere e lavorare a maglia:

«Ai bambini dico di avere pazienza con le maestre».

Giuseppina Nava e la cartelletta dei ricordi

Giuseppina Nava, 76 anni, trent’anni alla Zanolli, custodisce foto e biglietti in una cartelletta dei ricordi:

«Quando mi manca la scuola, la apro».

Il suo messaggio alle nuove maestre è semplice e prezioso:

«Iniziate ogni giornata con un sorriso, è di buon auspicio. E soprattutto ascoltate».

Doretta Baruffa, 33 anni in classe

Chiude il coro Doretta Baruffa, 70 anni, 33 in classe.

«Ogni giorno era una sorpresa, niente era scontato».

Oggi cammina con le ex colleghe e partecipa a visite guidate. Alle docenti di oggi consiglia «di essere accoglienti, osservare gli sguardi, ascoltare davvero i bambini». Ai più piccoli augura fiducia, curiosità, spontaneità.

Il ringraziamento delle maestre

Le maestre hanno voluto ringraziare l’Amministrazione comunale e la scuola primaria per la premiazione ricevuta, «un gesto che ci ha fatto sentire parte di una comunità che non dimentica». E quel filo che le unisce non si spezza: continua nei ricordi degli alunni e in tutto ciò che la scuola custodisce, giorno dopo giorno, grazie al loro passaggio.