La Carta Etica del Rispetto inizierà il suo cammino a fianco della Dichiarazione del Panathlon sull’Etica nello sport giovanile.
Presentata la Carta Etica del Rispetto
Il Panathlon International – Club Como l’ha presentata alla città e al presidente del Panathlon Distretto Italia, Giorgio Costa. Il documento, nato su iniziativa della “Commissione Etica per la Vita” presieduta da Achille Mojoli e redatto dallo psico-pedagogista Samuele Robbioni, è stato presentato nel contesto della manifestazione Fair play day – Sport a treatro, voluta e organizzata dal Teatro Sociale – AsLiCo e Palchettisti – in collaborazione con il Coni provinciale e il Panathlon Como. Al saluto della vicepresidente Teatro Sociale – AsLiCo – Barbara Minghetti è seguito quello di Achille Mojoli per sottolineare come la sua commissione abbia voluto enfatizzare la parola “Rispetto” non solo nello sport ma come fondamento del vivere civile. Il presidente del Panathlon Distretto Italia, con gratitudine, ha manifestato impegno a diffonderla in Italia e a proporla al Panathlon International.
Edoardo Ceriani, presidente del Club, ha significato l’importanza della Carta donata al movimento panathletico, esprimendo soddisfazione per il contesto in cui la presentazione s’inserisce.
Il senso delle parole
Samuele Robbioni ha illustrato il senso della parola “Rispetto” e commentato alcuni dei venti punti, di cui la Carta si compone. Come sempre le sue parole sono state di grande competenza e responsabilità. Da sabato 29 novembre la Carta Etica del Rispetto ha iniziato il suo cammino a fianco della Dichiarazione del Panathlon sull’Etica nello sport giovanile (comprensiva di quella dei Diritti del ragazzo nello sport), della Carta del Fair Play e della Carta dei Doveri del Genitore nello Sport, i manifesti che identificano l’impegno culturale del Panathlon International.
Per il Panathlon Como si è trattato di un evento particolarmente felice inserito nella straordinaria giornata, con tanti giochi di discipline sportive del ricco programma che si è svolto, in nome del Fair Play, all’interno e all’esterno del teatro stesso e la presenza di tanti ragazzi e ragazze di molte società sportive invitate a collaborare.