Parlare di tumore significa spesso confrontarsi con paure, fragilità, incertezze. Ma c’è chi, da oltre un decennio, lavora per trasformare questa paura in conoscenza, responsabilità e speranza condivisa. E’ la missione di Erone Onlus, associazione (Erba, ndr) nata nel 2012 per iniziativa del chirurgo oncologo Alberto Vannelli, e oggi divenuta una realtà solida e riconosciuta del territorio.

Costruire una coscienza oncologica per il futuro
Il cuore del progetto di Erone Onlus è semplice, ma rivoluzionario: promuovere una nuova consapevolezza del cancro, non più come tabù, ma come tema da affrontare a livello culturale, sociale ed educativo. La malattia, secondo Erone, non riguarda solo il corpo, ma tocca le relazioni, le emozioni, la qualità della vita delle persone e delle famiglie. Da questa visione nasce un lavoro quotidiano fatto di progetti, incontri pubblici, attività nelle scuole, eventi scientifici e iniziative pensate per avvicinare le persone alla prevenzione e alla cultura sanitaria. Nel tempo, l’associazione ha costruito una rete di collaborazioni che coinvolge medici, pazienti, istituzioni e cittadini comuni, creando una comunità che dialoga e si supporta.
Più di un’associazione
Una comunità che cura. Accanto alla divulgazione, Erone Onlus offre sostegno concreto ai pazienti oncologici e ai loro familiari, promuovendo una visione integrata della cura, dove la componente umana è parte essenziale del percorso terapeutico. Come sottolinea Vannelli, «la malattia non deve isolare, ma diventare occasione per riscoprire il valore del legame, del dialogo e della fiducia». Chi si avvicina a Erone trova non solo competenza, ma ascolto, prossimità e strumenti per affrontare un momento difficile condividendo il peso con altri.
Psicologia, sport e benessere: una cura oltre la medicina
Tra i progetti più significativi spicca il programma di psico-oncologia dedicato alla memoria di Giusy Muttoni, nato per offrire ai pazienti un supporto psicologico strutturato e continuativo. Accanto a questo, l’associazione promuove “Sport e terapia integrata”, una proposta che unisce attività fisica e benessere psicologico attraverso la pratica della canoa, scelta non solo per i benefici motorii, ma per il contatto rigenerante con la natura, la dimensione di gruppo e la riconquista della fiducia nel proprio corpo.
Una comunità in crescita
Il valore di questa rete si misura anche nei numeri: solo nel primo semestre del 2025 Erone ha registrato 15 nuove adesioni, un dato che testimonia un crescente coinvolgimento e la volontà di cittadini e volontari di essere parte attiva di un progetto collettivo. Una crescita che non è solo quantitativa, ma soprattutto culturale: l’associazione sta progressivamente diventando un simbolo di fiducia, credibilità e partecipazione sociale.
Guardare avanti
Prevenzione, ricerca e giovani. Oggi Erone Onlus guarda al futuro con lo stesso entusiasmo delle origini, ma con obiettivi più ambiziosi e strutturati. Nei prossimi anni l’associazione intende: rafforzare i progetti di educazione sanitaria nelle scuole e nella comunità, avviare nuovi programmi di screening e ricerca clinica, in collaborazione con centri ospedalieri italiani e svizzeri, coinvolgere in maniera più attiva i giovani, con percorsi formativi, attività di volontariato e iniziative culturali L’obiettivo è costruire una vera coscienza oncologica diffusa: perché la prevenzione non è solo un atto medico, ma un gesto di responsabilità collettiva verso le generazioni presenti e future.
Conoscenza come diritto, cura come gesto condiviso
Il percorso di Erone racconta una verità semplice: la salute non è solo una questione individuale, ma sociale. E la prevenzione è una forma di cura non solo del corpo, ma del tempo in cui viviamo, delle comunità che abitiamo, delle persone che amiamo. Per questo Erone investe nella conoscenza, nella divulgazione e nella partecipazione, costruendo un orizzonte in cui curarsi significa non essere soli, e sapere significa potersi salvare.